Oggi giorno è sempre più normale vedere bambini e ragazzi che usano telefoni cellulari, computer o tablet a scuola. L'istruzione utilizza questi strumenti per aiutare gli alunni ad apprendere in maniera più semplice e anche personalizzata. È proprio per questo che ogni anno sempre più scuole implementano questi dispositivi per i loro studenti, rendendo così le lezioni più motivanti che mai.
Benché i furti nelle scuole accadano molto più spesso da quando negli edifici si trovano questi computer e tablet, le direzioni scolastiche sono ormai decise a investire sempre più nella tecnologia e nell’innovativa istruzione maggiormente interattiva.
I primi vantaggi dell’utilizzo di questi dispositivi è la loro praticità. Ad esempio, iPad e tablet possono sostituire libri di testo pesanti. Gli smartphone consentono inoltre una rapida ricerca e accesso ad applicazioni didattiche che altrimenti richiederebbero tutto un altro tipo di strumenti molto più costosi. Anche i social network risultano utili, in quanto offrono l'opportunità di aumentare la comunicazione tra genitori e insegnanti.
L’uso di computer, smartphone e tablet a scuola indiscutibilmente rende l'apprendimento piacevoli. Gli studenti trovano gli argomenti più interessanti e divertenti da imparare. Spesso grazie all’uso di applicazioni infatti, gli insegnanti possono includere giochi, lezioni virtuali o altri metodi interattivi per invogliare anche gli alunni più distratti. Con un libro di testo standard è più difficile non rendere noiose alcune lezioni.
L’uso delle tecnologie moderne offre inoltre una migliore preparazione per il futuro ai ragazzi. Saper utilizzare determinati programmi e applicazioni, o imparare a scrivere in maniera fluida su una tastiera per computer, sono senz’ombra di dubbio dei vantaggi notevoli che, gli studenti di altri tempi non avevano. Avere determinate competenze è fondamentale nel XXI secolo.
Secondo alcune ricerche, gli studenti tengono a immagazzinare meglio le informazioni, quando
usano la tecnologia come strumento di apprendimento. In un particolare studio, per esempio, è stato chiesto a 2 gruppi di alunni di fare una presentazione su un animale. A metà studenti è stato chiesto di farla in maniera tradizionale, il secondo gruppo invece poteva crearla tramite PowerPoint. A fine risultato, gli alunni appartenenti al secondo gruppo ricordavano meglio le informazioni rispetto ai compagni del primo gruppo.
Non è da sottovalutare anche il vantaggio della personalizzazione delle lezioni da parte degli insegnanti. Gli studenti imparano a ritmi diversi e con i metodi tradizionali non è facile riuscire a dare a ciascuno dei compiti e delle sfide secondo il proprio livello. La tecnologia semplifica molto il lavoro dei professori, che possono quindi diversificare ogni lezione.
Quasi tutte le applicazioni e i programmi consentono istruzioni personalizzate.
La tecnologia cambia velocemente, ma quando è introdotta a livello scolastico, predispone gli alunni a ‘crescere’ e cambiare con lei. Tuttavia, è importante ricordare che non deve essere un sostituto completo dei metodi tradizionali. Dovrebbe essere usata per arricchire l'esperienza di apprendimento in generale e per migliorare i risultati.
Secondo un’indagine di skuola.net il dispositivo tecnologico più presente nelle classi è la lavagna interattiva multimediale anche se, in buona parte delle scuole del Sud, sembra che venga tenuta perennemente spenta. Sempre secondo la stessa ricerca, sono in media il 58% degli alunni che non usano nessun tipo di dispositivo per la didattica, con un picco nel Sud del 78%.
È comunque giusto ricordare che l'implementazione e la manutenzione di computer e altro nelle scuole possono essere costose. Fortunatamente esistono piani di pagamento agevolati sia per l’acquisto dei dispositivi che per i software e le applicazioni da usare. Ormai anche in Italia l’uso di determinati dispositivi tra le pareti scolastiche è quasi prassi e questo è un bene, perché “La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo” (Malcom X).