Ennesima umiliazione per le vespe nel posticipo contro la capolista Palermo. I fischi assordanti di un Menti che non fa mai mancare il suo sostegno alla squadra nel corso dei 90 minuti accompagnano i gialloblù al rientro negli spogliatoi al termine del match più triste della storia recente della Juve Stabia. Il 3-0 con cui il Palermo prevale tra le mura stabiesi non racconta il reale andamento di una gara che ha assunto i contorni di una sgambata infrasettimanale per i rosanero, che falliscono anche un penalty con Maresca e risparmiano alle vespe un passivo più ampio. Braglia deve fronteggiare un'emergenza difensiva senza eguali e si affida a Ghiringhelli e Romeo al centro del reparto arretrato, con Zampano e Liviero sugli esterni, a protezione dei pali presieduti da Benassi, recuperato dopo gli acciacchi nel prepartita contro il Lanciano; capitan Caserta è affiancato in mediana da Giandonato, che rimpiazza lo squalificato De Falco, e dal rientrante Djiby; in attacco tocca nuovamente al tridente composto da Parigini, Sowe e Di Carmine (preferito a Doukara), ai quali il mister chiede di rimediare alla sterilità offensiva che attanaglia le vespe da mesi e di scardinare la retroguardia dei siculi. Iachini si affida, invece, al 3-5-2 con l'ex Sorrentino tra i pali e la coppia d'attacco formata da Vazquez e Dybala, chiamata a non far rimpiangere gli assenti Lafferty e Hernandez. L'avvio di gara è già uno choc: un disimpegno errato della difesa ospite al 3' libera in campo aperto Sowe, che salta Terzi in velocità ma a tu per tu con Sorrentino spara clamorosamente a lato; sul cambio di gioco seguente, invece, i rosanero non perdonano e al 4' Bolzoni a porta vuota è implacabile nel convertire in gol di testa lo splendido cross dalla sinistra di Dybala. Le vespe accusano il colpo e Benassi al 7' deve superarsi per deviare in corner un colpo di testa ravvicinato di Lazaar e il tiro a bersaglio successivo del Palermo si infrange contro il muro innalzato con grande sofferenza dalla difesa gialloblù. Al 14' una punizione dalla destra del solito Dybala innesca una serie di rimpalli nell'area stabiese e Bolzoni si ritrova nuovamente tutto solo al limite dell'area piccola: il centrocampista rosanero è lesto nel ribadire in rete il pallone vagante e a firmare la sua doppietta personale, la prima nella sua carriera. La reazione gialloblù è tutta in tiro sbilenco di Sowe al 17' da posizione defilata, mentre è encomiabile il sostegno che la curva stabiese riserva ai propri ragazzi, incapaci di reagire dinanzi allo strapotere palermitano. Al 22' una punizione dal limite di Giandonato impegna Sorrentino, costretto a deviare in corner con qualche difficoltà. Al 23' Stevanovic in contropiede viene atterrato in area da Parigini, che rimedia il giallo e regala ingenuamente ai siciliani il penalty che potrebbe chiudere i giochi. Benassi, però, è straordinario nell'intuire la direzione del tiro dal dischetto dell'esperto centrocampista ex Juve e Siviglia e blocca tuffandosi sulla sua destra. Le vespe provano a rimettersi in carreggiata e a dare un senso alla gara, ma al 25' Ghiringhelli spreca clamorosamente di testa da due passi il preciso assist su punizione di Giandonato, che dimostra di avere buoni piedi sebbene la condizione atletica non sia delle migliori. I giallobl&ugr
ave; appaiono molli e incapaci di contrastare la furia degli ospiti e al 32' arriva l'inevitabile 3-0 con Vazquez che raccoglie una sponda di Dyabala e con un sinistro a giro dal limite dell'area supera il povero Benassi, unico incolpevole in una squadra allo sbando. Al 38' Caserta è costretto ad abbandonare il campo a causa di un problema muscolare e viene rimpiazzato da Suciu. In pieno recupero ci prova ancora Ghiringhelli con un colpo di nuca che finisce alto sopra la traversa, ma il resoconto del primo tempo delle vespe è a dir poco desolante con tre reti al passivo, un rigore fallito per il possibile poker e una sensazione di impotenza senza eguali. La ripresa si apre con un cambio nelle fila rosanero: Munoz è vittima di un problema fisico e viene risparmiato da Iachini, che inserisce Milanovic al suo posto. Al 3' Dybala si incunea nuovamente tra le maglie larghissime della difesa stabiese e fa partire un destro dal limite che si spegne sul fondo. I minuti trascorrono a ritmi sempre più blandi e per il Palermo il secondo tempo assume i contorni di una sgambata in vista della cavalcata che riporterà con ogni probabilità il club di Zamparini nella massima serie. Giandonato al 10' tenta di dare uno scossone alla gara provando a sorprendere Sorrentino direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo, ma l'ex stabiese è lesto nel deviare la sfera oltre la traversa. Braglia inserisce anche Ciancio e Baraye, ma il copione del match non cambia: le vespe rinunciano ad attaccare e preferiscono evitare un'ulteriore umiliazione, mentre il Palermo si limita a far girare la palla senza affondare il colpo. Il fischio dell'arbitro Fabbri di Ravenna dopo 2' di recupero pone fine ad un'autentica agonia e sancisce la retrocessione pressoché certa delle vespe in Lega Pro. Contro la Ternana si giocherà ormai più per l'onore che per la classifica.
TABELLINO
JUVE STABIA (4-3-3): Benassi; Zampano, Ghiringhelli, Romeo, Liviero; Djiby (33' s.t. Baraye), Caserta (38' p.t. Suciu), Giandonato (17' s.t. Ciancio); Parigini, Di Carmine, Sowe. All. Braglia.
PALERMO (3-5-2): Sorrentino; Munoz (1' s.t. Milanovic), Terzi, Andjelkovic; Stevanovic (12' s.t. Pisano), Bolzoni, Maresca, Barreto, Lazaar; Vazquez, Dybala (41' s.t. Belotti). All. Iachini.
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna
ASSISTENTI: Marco Avellano di Busto Arsizio - Omar Gava di Conegliano
IV UOMO: Daniele Minelli di Varese
MARCATORI: 4' p.t. e 14' p.t. Bolzoni; 32' p.t. Vazquez
AMMONITI: Romeo, Parigini, Djiby (JS); Stevanovic, Andelkovic, Lazaar (P)
CORNER: 9 - 6
NOTE: 1' rec. p.t.; 2' rec. s.t. - Maresca (P) fallisce un penalty al 24' p.t.