Juve Stabia

Juve Stabia - Monza 2-2. Bianco elogia gli avversari e l'ambiente: «Giocare qui è bellissimo, Juve Stabia con identità forte»

Il tecnico dei brianzoli guarda al percorso: «Da Avellino siamo ripartiti, oggi siamo squadra». E sul pari: «Sono tante le cose positive».

di Davide Soccavo


La Juve Stabia frena la corsa vincente della capolista Monza e conferma la propria imbattibilità al “Menti”. Alle reti di Biringhelli e Petagna rispondono Candellone e Maistro. Non sono mancate proteste per alcune decisioni della terna arbitrale, in particolare per l’episodio del VAR: Candellone viene atterrato in area, l’arbitro assegna il penalty, ma dopo la revisione il rigore viene revocato.

Un punto prezioso che fa bene ad entrambe le squadre, come dichiarato anche da mister Paolo Bianco nel post-partita: «Visto il risultato è stato importantissimo. Petagna ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti e la partita lo richiedeva, sicuramente. Naturalmente non ha i 90 minuti perché non gioca da tanto, ma mi aspettavo un ingresso così: è stato bravo, è entrato bene e ha trovato anche il gol del vantaggio.»

Il tecnico biancorosso ha poi voluto rendere omaggio all’ambiente stabiese: «Faccio i complimenti alla Juve Stabia, al loro staff, ai giocatori e al pubblico: giocare qui è molto bello anche da avversario. Anche gli insulti sono belli, perché è gente vera, che ti sta addosso. Nel primo tempo abbiamo sofferto, come tutte le squadre qui: la Juve Stabia non ha mai perso in casa e non aveva mai subito gol nel primo tempo. Siamo l’unica squadra ad averle segnato due reti. Peccato perché, nel nostro momento migliore dopo il 2-1, abbiamo avuto tre occasioni per fare il terzo gol. Nel calcio, se sbagli, poi vieni punito: loro hanno fatto gol e meritato il pareggio.»

Sul contesto di gara, Bianco ha aggiunto: «La Serie B è un campionato bellissimo perché può succedere di tutto. Sapevamo che qui è sempre complicato: il campo è diverso dagli altri, anche dagli altri sintetici, è molto stretto e la gente ti sta addosso. No

n tutti riescono a giocare bene in queste condizioni. A me piace questa atmosfera: faccio i complimenti a tutto il popolo stabiese. La Juve Stabia ha un’identità forte: cambiano giocatori e allenatori, ma la squadra resta sempre riconoscibile.»

Bianco guarda comunque al bicchiere mezzo pieno: «Mi porto tante cose positive. Venivamo da sette vittorie consecutive: non mi interessa non aver fatto l’ottava, mi interessa che la squadra oggi sia stata dentro la partita per tutti i 94 minuti. E lo ha fatto molto bene.»

Sull’analisi tecnica della gara: «Nel primo tempo è mancato il controllo del gioco. Nella ripresa ho chiesto di pressare in modo diverso, più alto, e di gestire meglio il pallone. Lo abbiamo fatto e abbiamo creato anche le chance per il terzo gol. Nel primo tempo, invece, abbiamo avuto troppa fretta nel lanciare i palloni verso attaccanti che non potevano gestirli per caratteristiche. Abbiamo fatto il loro gioco. Può essere stato il campo, l’atmosfera… ma non abbiamo fatto le scelte giuste.»

Un passaggio anche sul percorso finora: «All’inizio è stato complicato: questi ragazzi venivano da 6-7 mesi di difficoltà totale e non erano più pronti a fare certe cose. Credo che la partita di Avellino ci abbia dato una lezione: forse lì abbiamo toccato il fondo, e da quella gara siamo ripartiti. Oggi siamo una squadra. E vi assicuro che è più difficile giocare contro la Juve Stabia che contro l’Avellino, e oggi lo abbiamo fatto benissimo.»

Infine, il commento sull’episodio del rigore revocato: «Ravanelli va in scivolata e tocca il pallone davanti a Candellone, che poi lo ritocca, ma la dinamica è chiara: è Ravanelli a tirargliela addosso. Per me non è un episodio neanche da discutere troppo.»


lunedì 1 dicembre 2025 - 08:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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