Piace un esterno rapido e dall'assist semplice. Il club lombardo si appella intanto al caso Novara per riportare la terza serie a 60 squadre a dispetto delle 54 attuali
La Juve Stabia piomba sull'ex Borussia Dortmund Salvatore Gambino. L'attaccante classe '83, svincolatosi dopo il fallimento del Grosseto, rappresenterebbe la soluzione ideale individuata dal ds Logiudice per completare la batteria degli esterni d'attacco dopo che il Lecce ha respinto la proposta per il ritorno di Carrozza alle falde del Faito. Il curriculum della punta italo-tedesca è da brividi annoverando anche 5 reti in Bundesliga tra il 2004 e il 2006 con la maglia giallonera. Poi il passaggio al Colonia, al Coblenza e l'approdo in Italia, al Trapani, nel 2010. Si tratta di calciatore rapido e dall'assist facile che potrebbe essere impiegato sia nel 4-3-3, suo modulo di riferimento, che nel 4-4-2. La trattativa non è semplicissima perché da un lato il 32enne vorrebbe attendere gli ultimi giorni di mercato sperando in una sistemazione tra i cadetti e dall'altro la Juve Stabia vorrebbe evitare un nuovo investimento tanto ingente quanto insoddisfacente stile Lepiller. Intanto ieri la Lega Pro ha reso noti i tre gironi in attesa delle decisioni del giudice sportivo. Al momento il raggruppamento C non registra grosse sorprese al di là dello spostamento della Lupa Roma al centro Italia. Le caselle W e Z, di fatto destinate ad essere l'unica vera novità rispetto ai risultati del campo, dovrebbero essere occupate da Catania e Monopoli a meno di clamorosi ripensamenti da parte degli organi proposti. Al momento a far paura sono Akragas, Benevento, Casertana, Foggia, Lecce e Matera oltre agli etnei che stanno già piazzando i primi colpi. Si tratta tuttavia di un organico da 18 squadre oggetto del ricorso del Seregno e di altri club che, aggrappandosi al caso Novara della scorsa estate, ricordano come eventuali modifiche ai campionati possano entrare in vigore solo a partire dal biennio successivo alla modifica: in parole povere, l'eventuale riduzione del n
umero delle società potrebbe entrare in vigore solo a partire dal campionato 2016/17. Si tratta comunque di un caso limite dato che in realtà un anno fa le leghe avevano discusso del blocco dei ripescaggi che è poi stato rinviato lo scorso giugno. Il Seregno, pur di ottenere nuovamente una Lega Pro da 60 squadre anziché 54, ha chiesto anche l'eventuale slittamento della prima giornata del campionato in programma il prossimo 6 settembre qualora l'udienza non dovesse tenersi in data antecedente. "Accertata la vigenza dell'art.49, lett.C, NOIF, che prevede per la Lega Pro un organico di 60 squadre, di annullare e/o riformare la delibera del Consiglio Federale del 7 agosto, pubblicata con C.U. n. 89/A, nella parte in cui prevede l'integrazione dell'organico con un solo posto invece di disporre l'integrazione di tutti i posti rimasti vacanti per un totale di sette e, per l'effetto, di ordinare alla Figc di procedere all'integrale completamento dell'organico sino alla concorrenza della 60 squadra avente diritto". Il Seregno, inoltre, chiede di "disporre l'abbreviazione dei termini e fissare l'udienza il 3 settembre, visto che il campionato di Lega Pro iniziera' il prossimo 6 settembre. In subordine, qualora la discussione del ricorso dovesse essere fissata oltre il 6 settembre, chiede di sospendere in via cautelare l'inizio del campionato di Lega Pro". In tutto sono dieci le formazioni che avrebbero presentato richiesta di ripescaggio: Taranto, Viterbese, Sambenedettese, Seregno, Grosseto, Messina, Fondi, Forlì, Gubbio, Unicusano. E la specialista in materia Aversa Normanna, reduce da tre salvataggi giuridici consecutivi, ha già presentato ricorso contro la mancata retrocessione a tavolino della Vigor Lamezia. Il solito caos calcistico italiano, chissà se prima o poi lo si eviterà con leggi ferree anziché approssimative.