La Juve Stabia si aggiudica il derby campano contro l’Avellino con un secco 2-0, firmato in appena tre minuti da Mosti e Bellich. Una vittoria che vale non solo tre punti, ma anche piena consapevolezza dei propri mezzi.
Il match si sblocca grazie a un’azione personale di Mosti, che segue l’istinto e lascia partire un tiro dalla distanza, sorprendendo il portiere biancoverde. Poco dopo, è Bellich — sempre più difensore goleador — a raddoppiare e chiudere virtualmente i giochi. Una partenza fulminante che mette in discesa la gara per gli uomini di Abate, bravi poi a gestire il vantaggio.
Una tenuta difensiva finalmente solida
C’è un dato, però, che va sottolineato oltre al risultato: per la prima volta dall’inizio della stagione, la Juve Stabia è riuscita a mantenere il vantaggio nel secondo tempo senza subire gol. L’ultima volta che le Vespe avevano chiuso una gara senza incassare reti risaliva al 13 settembre contro la Reggiana, ma in quel caso la sfida era terminata 0-0. Da allora, la squadra aveva sempre concesso almeno una rete nella ripresa, in
dipendentemente dal risultato finale.
Un esempio emblematico è il match contro il Catanzaro, dove la Juve Stabia ha pagato a caro prezzo la stanchezza e l’inferiorità numerica. Altro caso significativo, la sfida casalinga contro il Mantova: quando sembrava ormai fatta, è arrivata la beffa nel finale con il gol di Mancuso. Una rete che non ha compromesso il risultato, ma ha lasciato il rammarico per una porta ancora violata.
Numeri da alta classifica
Nonostante tutto, la Juve Stabia resta — insieme al Frosinone — la terza miglior difesa della Serie B in quanto a reti subite. Un dato che testimonia la solidità di un gruppo in crescita e che, nel match contro l’Avellino, ha mostrato evidenti segnali di maturazione.
Segnali incoraggianti per mister Abate, frutto del lavoro svolto durante la sosta. Una squadra che impara a soffrire, a difendere il vantaggio e a portare a casa vittorie pesanti. Il campionato è lungo, ma le Vespe hanno dimostrato di esserci — con concretezza, equilibrio e, finalmente, anche una tenuta difensiva all’altezza delle ambizioni