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Juve Stabia - Giugliano 2-1 - Pochesci rende merito alla squadra. «Vittoria del gruppo, nel primo tempo ho sbagliato assetto»

Altobelli. «Vittoria preziosa per il nostro percorso». Il ds ospite Amodio. «Imbarazzante tornare a casa senza punti dopo una gara del genere»

di Gioacchino Roberto Di Maio


   Mister Sandro Pochesci

La Juve Stabia ha conquistato un successo frutto della compattezza del gruppo. Al termine del derby con il Giugliano vinto 2-1 grazie ad una doppietta di Pandolfi, mister Pochesci attribuisce totalmente ai propri uomini i meriti della prima vittoria della sua gestione. «Voglio ringraziare la squadra per aver saputo soffrire e aver provato a vincere sino alla fine – ha evidenziato il tecnico delle vespe –, le responsabilità per le difficoltà riscontrate nel primo tempo sono esclusivamente le mie. Avevo preparato la partita con Scaccabarozzi, poi dopo il suo forfait in extremis a causa dell’influenza mi sono intestardito e non ho voluto variare assetto finendo per lasciare il centrocampo in balia degli avversari. Il Giugliano per ampi tratti ci ha surclassati prendendoci a pallonate, poi nella ripresa abbiamo meritato la vittoria riassestandoci e sfiorando anche il 3-1 con Volpe. Per la prima volta in carriera, nell’intervallo mi sono confrontato con il mio staff e ho chiesto le loro chiavi di lettura della gara. Ai ragazzi ho poi detto che avremmo vinto la partita anche se sino a quel punto non lo meritavamo. Barosi e Pandolfi sono stati decisivi, se proprio dovessi trovare il peggiore in campo direi l’allenatore per i primi 45 minuti. Ringrazio la tifoseria per averci supportati nei momenti di difficoltà, Castellammare è una piazza straordinaria che ti entra nel sangue e regala emozioni uniche. Questa tifoseria meriterebbe una squadra da primi posti e un allenatore molto più bravo del sottoscritto, sono fortunato ad essere qui. Dedico i 3 punti al socio Giuseppe Langella e a mio padre, mio punto di riferimento che mi ha lasciato un anno fa. Ora testa al Francavilla, avremo pochi giorni per recuperare le energie». Già, perché mercoledì si tornerà in campo. «Valuteremo chi schierare, in difesa siamo in difficoltà anche perché perderemo Caldore per squalifica, mentre a centrocampo e in attacco abbiamo qualche soluzione in più. Potremmo puntare su alcuni giovani, oggi mi è piaciuto molto Carbone, un lottatore che ci ha dato una grossa mano. In avanti Volpe potrebbe far rifiatare Zigoni. Oggi ho capito perché questa squadra è arrivata al quarto posto, sa essere compatta e a tratti ha espresso un bel calcio. Quando sono arrivato ho violentato la rosa, ora ci stiamo venendo incontro ed effettivamente sono entrato nell’ordine di idee che è strutturata per il 4-3-3 anche se non è escluso un ritorno al 3-4-1-2 o al 3-1-3-3. Valuteremo partita per partita, ora mi godo il sorriso dei ragazzi per 3 punti fondamentali». Si gode la vittoria anche Daniele Altobelli. «Avevamo bisogno di questo successo &

ndash; ha spiegato il jolly gialloblù –, oggi ci hanno messo le mani sia Barosi che, forse, il Signore. Il calcio è fatto anche di vittorie ottenute giocando meno bene di partite in cui si è invece raccolto meno di quanto si meritasse. Nel primo tempo abbiamo effettivamente sofferto, nel secondo siamo stati bravi a ricollocarci in campo prendendo le misure al Giugliano. Gli avvenimenti extracalcio non ci hanno condizionati, da professionisti quali siamo dobbiamo concentrarci solo sul campo. In queste settimane ci siamo confrontati con una metodologia di lavoro totalmente differente da quella di Colucci anche se, risultati alla mano, dalla Viterbese in poi abbiamo ottenuto 8 punti come all’andata. Parto dalla sfida vinta contro i laziali perché c’era Lucenti in panchina, Pochesci arrivò solo pochi giorni dopo. All’inizio abbiamo pagato lo scotto dell’addio a quel 4-3-3 che avevamo adottato per 6 mesi e che, sebbene con qualche lacuna, aveva prodotto dei risultati. Quando questi ultimi non arrivano, poi si perdono certezze e diventa ancora più difficile immedesimarsi in nuove soluzioni tattiche anche se con il 3-4-1-2 abbiamo offerto buone prestazioni come a Foggia. Sul piano tattico, forse con il 4-3-3 riusciamo a coprire maggiormente gli spazi e a compattarci. Personalmente sto vivendo una crisi di identità – scherza Altobelli –, dopo 200 gare da centrocampista non so più se mi trovo meglio sulla mediana o in difesa. Paradossalmente, difendendo a quattro contro due attaccanti occorre lottare a tutto campo e perdere un duello può voler dire subire gol, mentre invece a tre c’è maggiore supporto. Chi mi conosce sa che sono pronto a ricoprire qualsiasi ruolo pur di rendermi utile per la squadra. Sapevamo di dover tenere botta, ora ci auguriamo anche solo di avvicinarci al ciclo di risultati positivi che un girone fa ottenemmo dal Giugliano in poi. A Francavilla dovremo trovare continuità». Fa di contro fatica a metabolizzare il risultato del campo Antonio Amodio, ds del Giugliano. «Tornare a casa senza punti dopo una gara del genere è imbarazzante – ha ammesso il dirigente delle tigri –, in questa fase sta mancando un po’ di fortuna in fase realizzativa. Abbiamo corso, lottato e creato molto, mi dispiace soprattutto per alcune sostituzioni forzate che ci hanno costretti a modificare assetto. Pur essendo stabiese, avrei voluto vincere questo derby. In passato c’è stata una chiacchierata con la Juve Stabia, ora sono felice di lavorare con la famiglia Mazzamauro e mi auguro di restare a Giugliano a lungo. L’obiettivo salvezza è ancora lì alla nostra portata». La corsa continua.

Juve Stabia - Giugliano 2-1. Doppietta di Pandolfi, il derby va alle vespe


domenica 12 marzo 2023 - 22:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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