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Juve Stabia - Esclusiva, Raffaele Ametrano: «Juve Stabia mina vagante, può arrivare fino in fondo»

''Vincere un campionato nella mia città è stato bellissimo. Spero di tornare a Castellammare da allenatore''

di Luca Piedepalumbo


Superata la prova Casertana, la Juve Stabia attende il confronto con il Palermo nel secondo turno dei playoff. La partita, inizialmente in programma mercoledì 12 maggio, è stata posticipata dalla Lega Serie C al 19 maggio, con calcio d'inizio previsto alle ore 17:30. Le Vespe, che giocheranno al Romeo Menti, in virtù della miglior classifica rispetto ai rosanero, hanno a disposizione due risultati su tre. Una ghiotta occasione per la squadra di mister Padalino per accedere alla fase nazionale e continuare a sognare di poter arrivare fino in fondo.

Ai microfoni di StabiaChannel è intervenuto in esclusiva Raffaele Ametrano, ex calciatore della Juve Stabia, che ha vestito in carriera anche le maglie, tra le altre, di Juventus, Udinese e Napoli. L'allenatore stabiese si è detto fiducioso circa il cammino playoff delle Vespe: "Onestamente non mi aspettavo un girone di ritorno così importante da parte della Juve Stabia. La squadra sembrava destinata ad una stagione anonima, poi ha sorpreso tutti: si sono ricompattati e sono ripartiti alla grande. É arrivato anche Marotta, un calciatore straordinario e di categoria. Ora la Juve Stabia rappresenta una mina vagante. Le Vespe giocano sulle ali dell'entusiasmo, hanno superato il primo turno contro la Casertana e possono essere pericolose per qualsiasi compagine. Il mio augurio è che la squadra di mister Padalino possa arrivare il più lontano possibile e che magari possa giocarsi la finale playoff per tornare in Serie B, sarebbe bellissimo. Saranno partite secch

e, conterà molto l'entusiasmo: tutto può succedere".

Per Raffaele Ametrano anche un tuffo nel passato. Nel 2010, infatti, decide di chiudere la carriera a Castellammare, la sua città natale, dopo aver riportato la squadra in C1 sotto la guida di mister Rastelli: "Chiudere la carriera a Castellammare è sempre stato il mio sogno. Mio padre da piccolo mi portava a vedere la Juve Stabia, quando ancora il campo era in terra battuta. É stato bello vestire la maglia gialloblé, anche se la prima stagione è stata fallimentare. Avevamo una squadra forte, ma ci sono state molte problematiche e ci siamo complicati la vita. Alcuni ragazzi hanno subito troppo la pressione dei tifosi e alla fine siamo retrocessi. Ero combattuto se smettere o meno, ma sono rimasto per riportare la Juve Stabia dove l'avevo trovata. Vincere nella mia città è stato meraviglioso. Chiudere la carriera con quel campionato vinto una bella soddisfazione".

Tra i sogni nel cassetto anche quello di poter allenare un giorno la Juve Stabia: "Non precludo mai niente. Sarebbe bellissimo tornare a Castellammare per dare una mano. Più che ai proclami penso ai fatti: anche quando sono arrivato qui da calciatore ci ho messo sempre amore e impegno, chi mi conosce lo sa e spero che la piazza l'abbia apprezzato. Perché no, mi auguro un giorno di poter arrivare sulla panchina delle Vespe e tornare nella mia città da allenatore. Mando un saluto e un abbraccio affettuoso a tutti i tifosi stabiesi".


venerdì 14 maggio 2021 - 16:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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