È l’eroe della notte di Genova. Con la sua doppietta, messa a segno contro la Sampdoria in quattro minuti dall’inizio della ripresa, Andrea Adorante è, da gennaio 2024, l’idolo dei tifosi stabiesi, al punto che gli è stato dedicato lo stesso coro di Diego Armando Maradona. Con i suoi gol, lo scorso campionato, è stato un vero e proprio trascinatore, mettendo il sigillo sulla promozione diretta in cadetteria. L’attaccante si è di recente raccontato alla Gazzetta dello Sport. «Abbiamo vinto contro una squadra forte e blasonata. Peccato per lo stadio vuoto. Abbiamo disputato il miglior secondo tempo finora, nonostante un primo tempo in cui non siamo riusciti a trovare spazi. Segnare una doppietta è una grande emozione. Cerchiamo di mantenere la categoria: l’obiettivo rimane la salvezza, poi se arriverà qualcos’altro sarà tanto di guadagnato. Sin da gennaio l’impatto è stato subito forte con lo spogliatoio. C’è una rivalità sana in gruppo, che ti spinge a d
are il meglio di te, anche in allenamento. Sono stato molto bene a Trieste. Ma in squadra non c’era spazio per me e così ho puntato sulla Juve Stabia. All’inizio è stata una scommessa, non avrei mai immaginato di arrivare a tanto.» indimenticabile il gol nei minuti finali contro la Pergolettese che nel campionato 2022 23 di Serie C salvò la Triestina. «la squadra merita palcoscenici più alti. È vero solo in pochi hanno masticato la Serie B. ma siamo un gruppo ambizioso. Ognuno di noi ha obiettivi diversi nella testa, ma quello che ci accomuna è salvarsi. A Parma sono partito che avevo 8 anni. Poi il mio passaggio all’Inter Primavera, dove molte volte Spalletti mi ha chiamato per allenarmi in squadra: guardava molto la primavera. Il mio idolo è Mauro Icardi. Un giorno lo vidi allenarsi in disparte, dove stoppava e tirava con scioltezza.» ha concluso dicendo. «il mio obiettivo personale rimane fare quanti più gol possibili alla Juve Stabia. Il mio più grande sogno? Riuscire ad arrivare in Serie A.»