Alla vigilia della sfida contro il Mantova, mister Ignazio Abate è intervenuto in conferenza stampa dalla sala del “Romeo Menti”. Una gara che si preannuncia complessa: i lombardi, reduci da tre sconfitte consecutive, sono in cerca di riscatto e, nonostante i fischi ricevuti, la società ha deciso di confermare mister Davide Possanzini, affidandogli il compito di invertire la rotta già a partire dal match contro le Vespe.
Le parole di Abate non lasciano spazio a dubbi: servirà la miglior versione della Juve Stabia. «Affrontiamo il Mantova nel momento peggiore. È una partita complicata, contro una squadra ferita che si è stretta intorno al suo allenatore. Domani daranno tutto. Noi dovremo essere disposti a dare la vita per ottenere i tre punti. Serve un approccio feroce. Mi auguro che i tifosi riempiano lo stadio, perché abbiamo bisogno del nostro pubblico. I ragazzi si sono preparati con grande umiltà e spirito: siamo pronti a battagliare.»
Sulla sfida di Catanzaro e sull’identità della squadra: «Arriviamo da una partita giocata per un tempo in dieci. Non cerco alibi. Scenderemo in campo con la giusta mentalità. Il Mantova gioca un buon calcio e servirà attenzione nei dettagli. Dobbiamo leggere bene le situazioni e imporre il nostro gioco. Il secondo tempo di Catanzaro è stato importante nel nostro percorso: ho visto una squadra con carattere. Vogliamo migliorare la fase difensiva e imparare a stare a nostro agio dietro la linea della palla. Ogni partita ci offre spunti d
i crescita.»
Sui giudizi affrettati e il cammino in campionato: «Fa parte del nostro mestiere. Bisogna mantenere la calma. Siamo ancora alle prime giornate, il campionato è lunghissimo. Dopo la decima inizieremo a vedere i veri valori. Il Mantova lavora insieme da tre anni, noi siamo un gruppo nuovo. Non ci spaventa: vogliamo migliorare ogni giorno.»
Capitolo giovani e gestione della rosa:«I giovani devono guadagnarsi il posto. Questo non è un campionato Primavera. C’è chi è più avanti e chi deve ancora sgomitare. Chi mi dà garanzie, gioca. Ho fiducia totale nei ragazzi, anche in chi ha commesso un’ingenuità. Tornerà utile alla squadra.»
Sul rapporto con i tifosi e l’atmosfera del Menti: «I tifosi devono sognare, come noi. Ma bisogna avere basi solide. Non costruire castelli di sabbia. Il gruppo ha un’anima forte e margini di crescita importanti. Siamo ancora in fase di costruzione, aspettiamo la sosta per crescere fisicamente e tatticamente. Mi auguro di vedere lo stadio pieno. Il pubblico può fare la differenza, soprattutto al Sud. Quando giochiamo in casa, ci brillano gli occhi. Questa deve diventare la normalità.»
Infine, sul turn over e sulle voci di un passato interesse del Mantova: «Non sono mai stato vicino al Mantova, solo chiacchiere. Per quanto riguarda il turn over, valuteremo domani. Il recupero fisico sarà determinante. Deciderò la formazione migliore in base alle condizioni dei ragazzi.»