Azzurri a casa, per la seconda volta consecutiva non si supera il girone.
L'Italia perde contro l'Uruguay per 1-0 ed esce dal mondiali per la seconda volta consecutiva alla fase dei gironi. Ancora una volta gli azzurri offrono una prestazione sottotono, non riuscendo mai a pungere in avanti. Prandelli rimescola le carte dopo la disastrosa partita contro la Costa Rica, optando per un 3-5-2 con Buffon in porta, linea difensiva formata dal blocco Juve Bonucci, Chiellini e Barzagli, a centrocampo spazio a Pirlo,Verratti e Marchisio con De Sciglio e Darmian sulle corsie esterne in avanti spazio al duo Balotelli-Immobile. Risponde l'Uruguay di Tabarez con Muslera, Caceres, Godin, Gimenez, Pereira, Gonzalez, Rios,Rodriguez, Lodeiro, Cavani e Suarez. Partita che vale tanto, è questo le due squadre lo sanno; molti i falli fatti nei primi minuti e partita che stenta decollare. Primo tempo sostanzialmente in equilibrio con Verratti e Pirlo autentici padroni del centrocampo, con Balotelli però sottotono, sostituito all'intervallo da Parolo. Secondo tempo difficile per l'Italia, che perde ingiustamente Marchisio, espulso per un fallo su Rios. Protagonista assoluto Buffon che compie un autentico miracolo su Suarez. A dieci dal termine la doccia fredda: Godin realizza con un colpo di testa su azione d'angolo. L'Italia prova nel finale a pareggiare la partita, ma praticamente senza attaccanti non riesce mai a mettere in difficoltà Muslera.
La cronaca
Al 2' Balotelli prova l'incursione per vie centrali ma viene fermato bene da Rios, l'attaccante del Milan fa tremare l'Italia intera zoppicando vistosamente, fortunatamente niente di grave.
Al 7' Chiellini recrimina per una gomitata di Rodriguez, l'arbitro opta per un semplice calcio di punizione.
Al 12' calcio di punizione di Pirlo dai 30 metri, manda in angolo con qualche difficoltà Muslera, ex portiere della Lazio.
Al 22' ammonito Balotelli per fallo su Pereira, ingenuità del numero 9 azzurro.
Al 26' conclusione di Balotelli dalla distanza, tiro sbilenco con la palla che finisce fuori.
Al 29' cross di De Sciglio per Immobile che prova la girata approfittando di un errore di Godin, bene la coordinazione ma la palla finisce alta.
Al 32' grandissimo Buffon a sventare con due grani
parate, prima la conclusione di Suarez e poi sulla ribattuta quella di Lodeiro, furioso Prandelli nella circostanza in quanto Balotelli era a terra per un intervento duro di Godin.
Al 45' angolo di Suarez dalla destra, libera bene Pirlo ma nella circostanza fallo di Cavani su Chiellini.
Nell'intervallo fuori Balotelli dentro Parolo per l'Italia, fuori Lodeiro dentro Maxi Pereira.
Al 46' ammonito Parolo.
Al 50' Cavani reclama un rigore per fallo di Bonucci, l'arbitro dice che si può continuare, effettivamente semplice contatto di gioco tra i due, giusta la decisione dell'arbitro.
Al 58' occasione per L'Uruguay, Rodriguez scambia bene con Suarez, fortunatamente per gli azzurri il centrocampista apre troppo il tiro.
Al 59' clamorosa svista dell'arbitro che espelle Marchisio per un fallo su Rios, incredibile la decisione dell'arbitro nella circostanza giusto sarebbe stato il cartellino giallo.
Al 63' fuori Alvaro Pereira dentro Stuani.
Al 65' conclusione di Pirlo dai 25 metri, palla alta sulla traversa.
Al 66' grandissimo intervento di Buffon su Suarez, l'Uruguayano dagli undici metri, praticamente un rigore in movimento, calcia bene ma il portierone azzurro gli dice di no mandando la palla in angolo.
Al 70' fuori Immobile dentro Cassano.
Al 75' fuori il migliore degli azzurri Verratti dentro Motta.
Al 77' ammonito De Sciglio
Al 78' cambio Uruguay, fuori Rodriguez dentro Ramirez.
Al 79' episodio da moviola in area azzurra, Suarez colpisce con una testata Chiellini, l'arbitro però non ravvede gli estremi per un'espulsione
Al 81' l'Uruguay passa, angolo dalla destra e Godin ruba il tempo a tutti battendo di testa Buffon.
Al 83' punizione di Pirlo, deviazione della barriera uruguayana, palla in angolo.
Al 90' ammonito Muslera per perdita di tempo
Dopo 5 minuti di recupero si conclude il cammino degli azzurri ai mondiali. Si poteva e si doveva fare di più; molte le colpe di Prandelli, sia per quanto riguarda le convocazioni che la gestione delle partite, la mancanza di una prima punta si è fatta sentire cosi come la carenza di un esterno.