La Juve Stabia vuole tornare a vincere. Una vittoria che manca da quattro giornate. Le vesp affrontano oggi al “Degli Ulivi” la Fidelis Andria, rigenerata dalla cura Doudou, seppur tuttora immersa nelle sabbie mobili della zona playout. Colucci punta sull’ormai collaudato 4-3-3 con Barosi tra i pali. Ancora Altobelli e Caldore a difesa della porta, mentre Maggioni e Mignanelli si posizionano sulla trequarti. A centrocampo torna Gerbo, a supporto di Scaccabarozzi e Berardocco. Il tridente d’attacco vede Santos come punta centrale, Pandolfi e Guarracino sono i due esterni.
Cronaca:
Prima occasione del match a favore dei padroni di casa: cross dalla sinistra di Urso al 10’, Barosi è bravo a bloccare la sfera. Rispondono le vespe dopo un minuto: Pandolfi supera Delvino, e calcia di potenza, Savini respinge e allontana il pericolo. Al 21’ è ancora Urso a rendersi pericoloso: riceve un buon pallone e dalla distanza tenta il destro rasoterra, che finisce al lato. Andria molto più propositiva e organizzata in attacco. Al 30’ Mignanelli serve di tacco Pandolfi, l’attaccante calcia di potenza, Savini non trattiene poi arriva Gerbo, ma non controlla bene il pallone, facile per l’estremo difensore biancazzurro. Andria vicinissima al vantaggio: azione da calcio d’angolo, Persichini colpisce il palo, mischia in area, Dalmazzi colpisce di testa, poi Bolsius favorito nel rimpallo non ne approfitta. Tante le occasioni, ma il punteggio rimane sullo 0 a 0. Al 41’ punizione dalla distanza di Urso, il giocatore calcia in direzione della porta, Barosi è costretto a tuffarsi per mettere al sicuro la sfera. Il direttore di gara concede un minuto di recupero. Sfira dice che può bastare e manda le squadre negli spogliatoi.
Calano i ritmi nella ripresa. Al 17’ Berardocco riceve palla e dai trenta metri fa partire un siluro che si spegne al lato. Squadre poco reattive in questi primi venti minuti del secondo tempo. Gli allenatore provano a cambiare i ritmi, optando per le forze fresche. Alcuni giocatori infatti cominciano ad accusare
i primi crampi, complici probabilmente le tre partite ravvicinate in sette giorni. Al 36’ finalmente la luce in fondo al tunnel: rimessa laterale battuta, poi Mignanelli crossa dalla sinistra, Pandolfi di testa beffa Savini e insacca sotto l’incrocio dei pali. Le vespe tornano a segnare dopo quattro partite: secondo gol stagionale per l’attaccante. I padroni di casa provano a reagire. Il direttore di gara concede 6 minuti di recupero. La Fidelis tenta l’ultimo assalto. Triplice fischio finale: dopo quattro giornate le vespe tornano a segnare e a vincere. Decisivo il colpo di testa di Pandolfi, anche lui torna al gol dopo la rete a inizio stagione.
Tabellino:
AND – JST 0-1
Fidelis Andria (4-3-3): Savini; Hadziomanovic (Mariani 31’s.t.), Delvino, Dalmazzi, Ciotti; Dijbril, Urso (K), Candellori; Persichini (Mercurio 28’s.t.), Bolsius, Zenelaj (Sipos 41’s.t.). A disp: Zamarion, Tortorelli, Mariani, Graziano, Orfei, Mercurio, Fabriani, Sipos, Pavone, Alba, Miullo, Tulli. All.: Doudou Diaw
Juve Stabia (4-3-3): Barosi; Mignanelli, Caldore, Altobelli, Maggioni; Gerbo (Ricci 30’s.t.), Berardocco (Maselli 42’s.t.), Scaccabarozzi (K); Pandolfi (D’Agostino 41’s.t.), Santos (Zigoni 16’s.t.), Guarracino (Silipo 30’s.t.). A disp.: Russo, Dell’Orfanello, Carbone, Maselli, Zigoni, Bentivegna, Ricci, Della Pietra, Silipo, Picardi, D’Agostino, Vimercati, Peluso. All.: Leonardo Colucci.
Arbitro: Bogdan Nicolae Sfira della sezione AIA di Pordenone
Assistenti: Manuel Marchese della sezione AIA di Pavia e Andrea Barcherini della sezione AIA di Terni
IV ufficiale: Leonardo Mastrodomenico della sezione AIA di Matera
Ammoniti: Caldore (JS), Savini (A), Guarracino (JS), Bolsius (A), Delvino (A), Urso (A), Pandolfi (JS)
Marcatori: Pandolfi (JS) 36’s.t.
Angoli: 7-3
Recuperi: +1’p.t., +6’s.t.