Juve Stabia

Fidelis Andria - Juve Stabia 0-1 - Colucci elogia la squadra. «Vinto un match a viso aperto, risultati frutto del lavoro»

Pandolfi esulta. «Il gol mi mancava da tempo, spero ne arrivino altri. La corsa sotto il nostro settore un atto dovuto per ringraziare i nostri tifosi»

di Gioacchino Roberto Di Maio


   Mister Leonardo Colucci

La Juve Stabia ha fatto propria l’intera posta in palio al termine di un match giocato a viso aperto da entrambe le contendenti. Il successo di misura ottenuto contro la Fidelis Andria è stato frutto di una prestazione di elevato spessore sciorinata da un undici gialloblù mai domo. Un atteggiamento da grande squadra che merita il plauso di un mister Colucci orgoglioso del proprio collettivo. «Non era facile giocare contro la Fidelis Andria – ha evidenziato il tecnico delle vespe –, abbiamo assistito ad una bellissima partita tra due compagini che si sono affrontate a viso aperto scambiandosi colpi su colpi come fossero pugili. Ai ragazzi rivolgo i miei complimenti per aver dato continuità sia in termini di performance che di risultati, anche se tengo a sottolineare che li avrebbero meritati anche in caso di pareggio. A volte i numeri ingannano, sono le squadre a fare le partite e oggi avrebbe potuto vincere chiunque. Sul piano personale devo ammettere che il Degli Ulivi mi porta bene, ho segnato da calciatore con la maglia della Reggiana e l’anno scorso ho vinto con il Picerno. Il quarto posto attuale e le 10 partite senza subire gol ci rendono felici, non dimentichiamo che in estate siamo partiti per il ritiro senza attaccanti e con molti giocatori del settore giovanile, poi gli altri sono arrivati a singhiozzo. Dietro il non prendere gol ci sono ore e ore di lavoro e un’identità in cui ci si riconosce, per questo motivo spingo sempre i ragazzi ad allenarsi al massimo. Sul piano dei singoli sono contento per Pandolfi, è stato bravo a coordinarsi sul cross di Mignanelli che era da serie A. Quest’ultimo poi è un folle, e lo dico con affetto – ha sorriso Colucci –, meglio parlarne poco. Anche Santos sta dando il massimo, non dimentichiamo che è arrivato da poco e che è alle prese con un ambiente nuovo e con le difficoltà della lingua. Sono soddisfatto del suo operato, poi ci sta che un elemento attraversi un momento di flessione e io per indole tendo a dare sempre fiducia ai ragazzi. Se non avessi insistito su Pandolfi, ad esempio, magari oggi non avrebbe segnato. Qui aspettiamo tutti, non lasciamo nessuno dietro». Merito, questo, proprio dell’allenatore. «Noi siamo uomini soli che dobbiamo camminare a testa alta, io dico sempre che la vittoria è di tutti e la sconfitta è solo del tecnico. Chi mi conosce sa che sono un cultore del lavorare sodo per migliorare, d’altronde anc

he stavolta abbiamo sbagliato in diverse circostanze l’ultimo passaggio. Se escludiamo il Catanzaro e il Crotone che hanno allestito due corazzate con calciatori che sono scesi di categoria, e il Pescara a cui va dato merito di star disputando un grande campionato puntando sugli under, il torneo è livellato verso l’alto perché la classifica è corta e in 3 partite ci si può trovare su o giù. Sono convinto che ci sarà da divertirsi perché nel calcio esistono il girone di andata, quello di ritorno e le ultime 10 partite. Ora ho già dimenticato il risultato odierno e sto pensando alla prossima partita». Entusiasta per il ritorno alla vittoria è anche il match-winner Luca Pandolfi. «Abbiamo cercato questo successo con tutte le forze – ha evidenziato l’attaccante –, volevamo vincere dopo 3 pareggi consecutivi. La nostra mentalità ci spinge sempre a dare tutto per ottenere l’intera posta in palio, poi vien da sé che ogni partita sia diversa dalle altre. Il gol mi mancava dalla prima giornata, sono davvero felice di essere riuscito ad andare a segno e di aver contribuito alla conquista dei 3 punti. La corsa sotto il nostro settore era un atto dovuto per ringraziare i nostri tifosi per i tanti sacrifici, ci seguono ovunque indipendentemente dalla distanza. Era giusto ricompensarli per il loro appoggio, poi chiaramente dedico la rete alla mia famiglia che ha sofferto con me, spero ne arrivino altre». Magari ancora in tandem con Mignanelli. «Daniele mi ha servito una palla straordinaria che sono stato bravo a valorizzare, sulla fascia sinistra spingiamo molto e spesso riusciamo a renderci pericolosi anche se così perdiamo qualcosa in fase di copertura. A destra, invece, con Maggioni tendiamo ad essere più difensivi. Non credo che queste propensioni incidano sulla nostra mentalità dato che le giocate nascono dal momento e non sono preparate. Io e Mignanelli ci pizzichiamo spesso anche durante gli allenamenti, è il nostro modo di scambiarci le opinioni tra amici dentro e fuori dal campo. La classifica attuale ci rende orgogliosi, sono del parere che difficilmente le prime 3 siano recuperabili e che, di contro, abbiamo tutte le carte in regola per giocarci il quarto posto. Il campionato è lungo, dovremo continuare a lavorare duramente per toglierci soddisfazioni». Prossima tappa al Menti contro il Messina, avversario da affrontare con la determinazione di sempre.

Fidelis Andria - Juve Stabia 0-1. Ritorno al gol, le vespe si sbloccano ed espugnano il 'Degli Ulivi'


domenica 4 dicembre 2022 - 22:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Juve Stabia