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Elezioni regionali: il centrosinistra vince in Puglia e Campania, il centrodestra in Veneto. Crolla l'affluenza

Fico, Stefani e Decaro oltre il 60%. Meloni: 'La nostra vittoria frutto del lavoro e della credibilità'. Schlein: 'Uniti si stravince'. Conte: 'Non saltellano più'.

di Ansa


Finisce senza sorprese e con un pareggio il mid term politico delle regionali d'autunno.
Trionfano Alberto Stefani in Veneto, Roberto Fico in Campania e Antonio Decaro in Puglia. Tre regioni al centrodestra (con le precedenti vittorie di Roberto Occhiuto in Calabria e di Francesco Acquaroli nelle Marche) e tre regioni al centrosinistra (con il bis di Eugenio Giani in Toscana) . Tre a tre. O "quattro a tre con la Val d'Aosta, che fa partita a sé", dice il leader Fi Antonio Tajani. 

LO SPOGLIO IN DIRETTA
Il dato nazionale è dunque di 12 presidenti di Regione del centrodestra, 6 del centrosinistra e 1 autonomista. "Da domani Giorgia Meloni proverà a cambiare la legge elettorale perchè ha capito che il centrosinistra unito può vincere le politiche e contenderle la premiership", chiosa per primo il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

"Non ci sono dogmi ma crediamo che serva una nuova legge elettorale per assicurare stabilità", ribatte Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia. Ma per la leader dem Elly Schlein "la destra ha paura di perdere: con la coalizione che abbiamo costruito oggi, nel 2022 non avrebbero vinto e perderebbero nel 2027. Meloni ha ben poco da saltare".

Di legge elettorale e referendum si parlerà domani. Ora il tema è quello del trionfo di Stefani, Fico e Decaro, che perdono però la scommessa della partecipazione al voto. Altissimo il dato dell'astensionismo: 14 punti percentuali in meno alle precedenti regionali, al voto meno della metà dei 13 milioni di elettori chiamati alle urne.

In Veneto è netta la vittoria di Alberto Stefani - 65 per cento - anche grazie al traino di Luca Zaia, tre volte governatore e capolista ovunque. Il giovane erede naturale di Matteo Salvini, fortemente autonomista, fa vincere alla Lega anche il derby con Fdi, che il Carroccio doppia, riaprendo la partita del governo della Lombardia nel 2027. Fermo sotto il 30 per cento il contendente del centrosinistra Giovanni Manildo.

"Risultato oltre ogni previsione, mi davano per morto", mette il sigillo sulla vittoria Salvini, uno dei vincitori della giornata. La premier Meloni invece incassa lo smacco per Fratelli d'Italia ed elogia ecumenicamente "una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione". In Veneto l'altra sorpresa è poi l'underdog medico no vax Riccardo Szumsky, che supera la soglia di sbarramento con il 6 per cento.

In Campania gli elettori di centrosinistra seguono ubbidienti le indicazioni 'testardamente unitarie' della leader Pd Elly Schlein e danno al pentastellato Roberto Fico oltre il 60 per cento, il doppio dei voti dell'avversario del centrodestra Edmondo Cirielli. "L'alternativa c'è, uniti possiamo battere le destre", esulta lei.

La Meloni ha sofferto la scelta di esporre alla sconfitta un suo fedelissimo, viceministro agli Esteri, battuto nonostante l'allettante promessa di un condono edilizio nella Campania martoriata da gravi abusi ed il comizio unitario dei big della coalizione. A Napoli arrivano Schlein e il leader M5s Giuseppe Conte. Il campo largo si ritrova per la photo opportunity della vittoria.

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grave; sempre Donzelli a commentare caustico: "Non so cosa abbiano da festeggiare, hanno perso 20 punti, sommando i voti di Vincenzo De Luca a quelli del M5s erano quasi all'80 per cento". Fico però vola alto: "Grazie ai campani per la scelta netta che ci riempie di responsabilità. Sarò il presidente di tutti".

In Puglia sorprende la dimensione della vittoria di Antonio De Caro - 65 per cento - che doppia il candidato del centrodestra Luigi Lobuono e con le liste a sostegno della sua presidenza è sotto solo al Pd. Paga la campagna elettorale solitaria del mister preferenze alle Europee (500 mila voti), trionfante a dispetto del sofferto iniziale endorsment della Schlein, che oggi esulta da lontano così come Conte, Nicky Vendola e Michele Emiliano (nel 2020 al 46,8% ma senza l'11% del M5s). 

"Grazie a Elly che ha insistito per convincermi a candidarmi. Ho sentito tutti i leader della coalizione. Io non voglio essere un duro, non voglio fare politica su un ring, rivendico le mie fragilità. Con il governo voglio collaborare", sono le parole del victory speech di De Decaro.

Ma se tra le coalizioni le cose vanno secondo le previsioni, le sorprese arrivano negli schieramenti, dal voto di lista. Nessun sorpasso di Fdi in Veneto sulla Lega: il Carroccio anzi doppia il partito della Meloni, ma va peggio rispetto a quando Zaia era il candidato governatore. In Campania invece è Fdi che supera di poco Fi, in un quadro di generale sofferenza del centrodestra al sud.

Alla luce dei risultati Elly Schlein ed il Pd si rafforzano e vince la linea unitaria della segretaria dem, che omaggia Pino Daniele: "l'aria s'adda cagnà". Il M5s invece soffre nonostante la vittoria di un suo candidato. "Il nostro Roberto Fico è il nuovo presidente, è un segnale politico importante, non saltellano più", commenta Conte. Ma al momento lo scettro di chi contenderà a Meloni la premiership resta in mano alla Schlein.

Youtrend, Zaia da record, verso le 200mila preferenze
Secondo stime Youtrend il governatore uscente Luca Zaia va verso le 200 mila preferenze in Veneto. Il direttore di Youtrend Lorenzo Pregliasco dice all'ANSA: "Non sappiamo ancora dove si fermerà, mancano ancora oltre 600 sezioni sulle preferenze. Ma riteniamo che chiuderà tra 190 e 200 mila preferenze. È comunque il record storico di preferenze in Regione". 

Schlein: 'La vera sconfitta di oggi è Giorgia Meloni'
"La vera sconfitta di oggi è Giorgia Meloni, sconfitta in Campania, in Puglia e pure in Veneto dove speravano di superare la Lega e non è andata così". Lo ha detto Elly Schlein parlando nel comitato elettorale di Antonio Decaro a Bari. 

"In Campania - ha aggiunto - hanno candidato un viceministro del governo. Tutti i ministri in fila sono andati in Campania a fare promesse, hanno tirato fuori un condono rispolverandolo dai tempi di Berlusconi. Le persone non gli hanno dato retta, perché hanno capito che questo governo non ha migliorato la vita delle persone. Noi andremo avanti a parlare di sanità pubblica e di lavoro come ha fatto Decaro le cui proposte possono essere anche uno spunto per la coalizione a livello nazionale".


martedì 25 novembre 2025 - 08:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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