Cronaca

Duplice omicidio: agguato di camorra tra Castellammare e Gragnano

L´attore Gaetano Amato: ''Hanno sparato sotto casa mia''.


Una duplice esecuzione di camorra. Gli investigatori non hanno alcun dubbio sulla modalità usata dai sicari che hanno freddato con una gragnuola di proiettili di calibro 9 per 21, due uomini in pieno giorno, sotto gli occhi di decine di passanti a Gragnano, nel Napoletano.

Carmine D´Antuono, di 58 anni, ex macellaio e piccolo imprenditore della zona, è stato ucciso insieme a Federico Donnarumma, 41 anni, ufficialmente disoccupato. Nessuna possibilità di scampo per le due vittime: entrambe sono state inseguite e poi finite con un colpo alla nuca. D´Antuono, soprannominato ´o lione´ (il leone), ha intuito quello che stava accadendo e ha provato a sfuggire accovacciandosi tra la sua auto e quella dell´amico che avevano parcheggiato una dietro l´altra davanti a un bar sulla strada. E´ stato raggiunto e finito lì e il suo corpo è rimasto accasciato tra le due vetture. Scarse le testimonianze su quanto é accaduto. Le prime indagini hanno stabilito che i due uomini si erano incontrati per un precedente appuntamento e avevano appena preso un caffé al bar insieme. I sicari sarebbero giunti quando i due sono usciti e si stavano avviando alle loro auto. Le indagini sono coordinate dalla Dda di Napoli e questo già fa capire l´orientamento lungo il quale si muovono gli investigatori. Al lavoro il comando territoriale dei carabinieri di Torre Annunziata, con gli uomini dell´Arma di Castellammare e gli agenti del commissariato locale. Era da circa dieci anni che non si registravano sul territorio di Gragnano agguati di camorra di tale efferatezza. Il duplice omicidio è stato portato a termine intorno alle ore 11,30, in via Castellammare, un´ampia e trafficata arteria, la principale via di collegamento di Castellammare di Stabia con Gragnano. D´Antuono viene considerato dagli inquirenti un ex affiliato al clan camorristico Imparato: attualmente gestiva un deposito di

bottiglie a Gragnano, in località Varano. Mentre è meno ´compromesso´ il passato di Federico Donnarumma, figlio di un ex dipendente del Comune di Gragnano, a parte piccoli precedenti per truffa e false attestazioni. In passato aveva svolto l´attività di autista per un consigliere provinciale di An, Giuliano D´Auria, lavoro che aveva abbandonato per cercare un´altra sistemazione.

L´attore Gaetano Amato: "Hanno sparato sotto casa mia"
"Una pioggia di telefonate di amici e parenti allarmati mi ha messo al corrente di quanto era accaduto sotto casa mia, proprio sotto il mio balcone". Gaetano Amato, l´amatissimo ispettore di polizia della fortunata serie di Rai3 ´La Squadra´, è amareggiato e sgomento.
E´ tornato a casa dopo una mattinata tra i ragazzi di una scuola di Nocera, nel Salernitano, con i quali stava girando un documentario sull´omicidio dell´ex sindaco di Pagani, Marcello Torre. "Interpretavo una minifiction con il ruolo del killer - spiega - e, intanto, sotto il mio balcone uccidevano due persone. Ma quello che mi ha dato più dolore, quando sono tornato a casa, è stato scoprire che i ragazzi assiepati intorno a quell´agghiacciante scena di morte, sghignazzavano e ridevano. Si è perso ogni rispetto per il prossimo. Non riesco a credere che questo è diventato il nostro mondo, la città in cui vivo".
"Ho vergogna - aggiunge - a raccontare questa realtà. Ho difficoltà a dire che vengo da Gragnano, il paese della pasta, dalla città delle acque, com´é soprannominata Castellammare di Stabia per le sue terme. Qualcuno mi dirà: dove? Da quel posto dove ammazzano le persone alle 11 del mattino, davanti a tutti. Dove la gente è così crudele che non si accontenta di sparare tra la folla, ma insegue la vittima fino a raggiungerla e a spararle in testa? E´ una ferita che non si può coprire né guarire così facilmente".

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mercoledì 29 ottobre 2008 - 8.26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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