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Come riconoscere e gestire i sintomi della demenza senile
Sono numerose le cause alla base della sindrome neurodegenerativa nota come demenza senile. Questa patologia si contraddistingue per una graduale degenerazione delle cellule cerebrali per effetto della quale le più importanti funzioni cognitive del soggetto risultano compromesse. Spesso si confonde la demenza senile con il morbo di Alzheimer, ma in realtà le due condizioni non sono la stessa cosa: l’Alzheimer, infatti, è una particolare forma di demenza, oltre ad essere la più frequente. È molto comune, inoltre, la demenza vascolare, che comporta la comparsa di lesioni ischemiche di piccole dimensioni nel cervello e il manifestarsi di un’arteriosclerosi cerebrale.
Che cosa succede con la demenza senile
E’ possibile informarsi in merito ai
sintomi della demenza senile sul magazine di amioagio.it e scoprire che cosa succede a una persona che viene colpita da questa
patologia: con il passare del tempo viene compromessa la capacità di effettuare le attività tipiche della vita di tutti i giorni, e la stessa degenerazione riguarda anche la capacità di ragionamento,
il linguaggio e la memoria. Si arriva al punto in cui il paziente non solo non riesce più a comunicare, ma non è neppure in grado di mangiare, di vestirsi e di lavarsi. Al tempo stesso, svanisce a poco a poco la capacità di riconoscere i bisogni fisiologici. Per tutte queste ragioni prendersi cura di una persona colpita da demenza senile non è affatto semplice, a maggior ragione in presenza di
un paziente non più autosufficiente e non più in grado di riconoscere le persone e gli oggetti.
I sintomi della demenza senile
Uno dei problemi più significativi della demenza senile ha a che fare con la difficoltà di riconoscere i sintomi iniziali: la malattia, infatti, si caratterizza per un
esordio subdolo, per effetto del quale i primi sintomi vengono scambiati come normali conseguenze del passare degli anni. Nelle ore diurne si manifesta una sonnolenza eccessiva, e inoltre si comincia a scordarsi delle cose o a perdere gli oggetti. Si tratta di
sintomi che nella maggior parte dei casi vengono trascurati sia da chi ne è colpito sia dall
e persone che gli stanno attorno. È solo nel momento in cui essi diventano molto gravi, e cioè fin troppo evidenti, che ignorare la situazione non è più possibile. La situazione tipica è quella di chi esce di casa per andare al supermercato e da un momento all’altro si dimentica la strada per tornare.
Le tre fasi della demenza senile
Lo sviluppo della demenza senile può essere distinto in
varie fasi. La prima è quella in cui la persona inizia a manifestare le prime difficoltà ma è ancora in grado di mantenere la propria autonomia e riconosce la propria identità. La seconda fase è quella in cui
l’incontinenza fecale e urinaria si abbina alle prime difficoltà del linguaggio e motorie. in questo periodo, il paziente non riesce a riconoscere gli stimoli fisiologici e ha già bisogno di assistenza costante, anche perché non avverte la sete e la fame. Insomma, ha già perso la capacità di provvedere a sé stesso. Si arriva, così, alla terza fase:
il soggetto non capisce quello che gli succede attorno, non riesce a comunicare e ha problemi motori sempre più evidenti, oltre a non essere in grado di riconoscere i familiari.
Come ci si deve comportare con una persona malata
Il primo consiglio che deve essere tenuto a mente dai
caregiver che si occupano delle persone che soffrono di demenza senile è quello di provare a mantenere una specie di routine quotidiana, per quanto ciò sia possibile, così da favorire una ciclicità delle azioni che potrebbe permettere al paziente di recuperare un
qualcosa di conosciuto e familiare. Il malato deve poter continuare a svolgere da solo le azioni che ancora riesce a fare, fino a quando riesce a farle: non importa che per mangiare o per lavarsi ci metta più tempo rispetto a prima, mentre quello che conta è che sia messa nelle condizioni di sentirsi ancora autonoma. Tutti i
cambiamenti delle abitudini possono essere fonte di disorientamento e di agitazione: per questo motivo si può pensare di riorganizzare gli ambienti della casa per renderli più sicuri ma a condizione di non rivoluzionarli. Di sicuro devono essere fatti sparire i tappeti, che possono provocare cadute, e tutti gli altri oggetti potenzialmente pericolosi.
martedì 11 agosto 2020
- 21:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA