Un problema ciclico per Castellammare, che si ripresenta soprattutto in piena estate: la sorgente d'acqua in via Duilio torna a far parlare di sé a causa dell'inquinamento della fonte, segnalata da più di qualche stabiese come pericolosa perché ricca di residui minerali, fango e in alcuni casi addirittura ruggine. Ormai da giorni, infatti, tracce di detriti di questo genere compaiono sui fondi di taniche e bottiglie. L'allarme è stato lanciato, ma al momento da palazzo Farnese non hanno ancora provveduto a chiudere le sorgenti che, specialmente durante la bella stagione, sono prese d'assalto dai cittadini per via delle potenzialità diuretiche e benefiche per i reni dell'acqua.
La fonti furono riaperte poco più di anno fa, dopo l'ok delle analisi del Laboratorio Ambiente e Salute, ma non è chiaro se a distanza di dodici mesi sono mai state effettuate nuove verifiche sulla qualità idr
ica. La certezza è che, in ogni caso, non sarebbe la prima volta che gli stabiesi si trovano a dover fare i conti con fango o ruggine nelle sorgenti a causa della mancata manutenzione da parte degli organi comunali. Nell'ultima occasione, nel maggio del 2018, l'Ente corse ai ripari dopo le numerose segnalazioni, imponendo il blocco all'accesso alla sorgente dell'Acqua della Madonna per la presenza di materiale da analizzare all'interno dell'acqua.
L'intervento degli specialisti di laboratorio bloccò per qualche giorno la mescita esterna al fine di ottimizzare l'esecuzione delle analisi igienico-sanitarie. Ora una parte della cittadinanza spinge affinché la procedura possa ripetersi e fornire nuove risposte confortanti circa la purezza dell'Acqua della Madonna. Per adesso fango e ruggine tornano nuovamente a preoccupare i residenti a caccia di conferme dal Comune stabiese.