No alle nomine della commissione paesaggistica. A deciderlo è stata la conferenza dei capigruppo consiliari convocata per decidere la data e l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, che si svolgerà lunedì 29 novembre alle ore 14.30. Si spegne così la polemica montata nelle scorse settimane dal PD, che paventava potenziali spartizioni di poltrone con la nomina dei cinque componenti della commissione paesaggistica che avrebbe dovuto essere effettuata in occasione del prossimo consiglio comunale. I capigruppo istituzionali hanno deciso di rinviare la nomina, evitando ulteriori polveroni, anche se al momento la commissione paesaggistica resta in regime di prorogatio, dato che il mandato dei componenti attuali di fatto sarebbe scaduto durante lo scorso mese di maggio e il 17 giugno il dirigente Giovanni Miranda aveva indetto la procedura pubblica per le candidature alla nomina della nuova commissione paesaggistica comunale. In occasione della conferenza capigruppo si è discusso in merito alla legittimità di una commissione costretta ad operare oltre i termini previsti
per il mandato stesso, pari a tre anni, considerando che ormai le candidature erano pervenute e ben 10 aspiranti commissari attendevano di conoscere il proprio destino. Tra i consiglieri di opposizione, in realtà, il disaccordo era evidente sulla nomina stessa del candidato da portare in aula. E il PD ha lanciato la palla nell’altra metà campo, adducendo l’ipotesi di attendere l’esito delle indagini degli ispettori insediati a Palazzo Farnese per poi procedere alle nomine. La commissione attualmente in prorogatio, tra l’altro, era stata nominata tramite sorteggio poche settimane prima delle elezioni amministrative 2018, quando al vertice del Comune c’era il commissario prefettizio Gaetano Cupello che si era insediato subito dopo la sfiducia all’ex sindaco Antonio Pannullo da parte di una fetta della sua stessa maggioranza. Resta da capire, una volta completati i lavori della commissione d’accesso, quale sarà l’orientamento in merito a tali nomine e soprattutto quanto ancora dovrà protrarsi il lavoro dell’attuale commissione paesaggistica.