Torna libero il ras stabiese Michele Onorato, alias o’pimontese. Era stato condannato in appello nel processo “Easy mail”, a carico di 14 affiliati al clan Cesarano, la cosca del quartiere Ponte Persica che controlla il racket nel mercato dei fiori di Pompei. L’accusa che gli veniva rivolta era quella di essere capo promotore del Clan Cesarano di Castellammare di Stabia. Era in carcere da 27 anni e doveva scontare ancora 6 anni di carcere duro ed altri due anni di casa lavoro e sarebbe dovuto essere scarcerato soltanto nel 2030. Ed invece lascia il carcere di Spoleto dove aveva scontato oltre un decennio al 41 bis. Accolta l’istanza del suo difensore, l’avvocato Gennaro De Gennaro è riuscito ad ottenere l’annullamento di dieci anni di detenzione.
La storia di Onorato Michele parla di un soggetto collocato al vertice di una squadr
a di spessore criminale assoluto, che creava paura ed omertà, composta da Nicola Esposito alias o’ mostro. Ne facevano parte Antonio Inserra, Salvatore Sansone ed Agostino Cascone.Soltanto lo scorso 22 Febbraio ad Onorato era stato rinnovato il carcere duro, il regime di massima sicurezza del 41 bis, perché secondo la DDA di Napoli risulta essere tuttora il reggente del clan ed il massimo esponente della criminalità stabiese e pompeiana con ramificazioni nella vicina Scafati. Niente più carcere, niente più casa lavoro ma la libertà ed il ritorno nella sua terra, nel rione Moscarella a Castellammare di Stabia. La fungibilità ottenuta ha portato alla sua immediata scarcerazione. Onorato ha potuto così lasciare il carcere di massima sicurezza di Spoleto, lasciandosi alle sue spalle il 41 bis, ritornando ad essere un uomo libero.