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Castellammare - Porto e risorsa mare, la ricetta di Vozza: «Autorità Portuale e Regione devono fare la loro parte»

L’ex sindaco: «La funzione crocieristica all’interno dell’area portuale è palesemente in conflitto con l’attività cantieristica».

di red


Fincantieri e porto possono coesistere, ma l’attività del cantiere navale è in conflitto con la stazione crocieristica. L’ex sindaco Salvatore Vozza con un documento fiume si sofferma sulla risorsa mare e sulle opportunità da cogliere per valorizzare le due aree portuali e le aree produttive che affacciano sul litorale stabiese. “Fincantieri e Corderie rappresentano realtà produttive alle quali la città non può rinunciare. È necessario fare chiarezza sugli investimenti e le scelte da operare per le commesse assegnate e gli investimenti indispensabili per il futuro di entrambe le realtà”, evidenzia Vozza che poi sottolinea “lo spazio importante a livello internazionale” che si è ritagliato il Main Port, mentre i concessionari che operano nel porto “sono diventati un riferimento apprezzato per la nautica da diporto”. L’ammodernamento dello stabilimento Fincantieri, sottolinea l’ex sindaco, consiste nella “messa in sicurezza per l’area portuale attraverso la sostituzione del sistema di varo, unitamente alla realizzazione della chiatta con funzione di bacino galleggiante e negli investimenti sulle officine per produzione più performante”. Per soddisfare questi tre punti, prosegue Vozza, “sono necessari investimenti che superano non di poco i 100 milioni”, ricordando che “dovrebbero essere disponibili ì 40 milioni stanziati dal Governo” per l’area portuale. La vera sfida ora consiste nel coinvolgere la Regione Campania e l’Aut

orità di Sistema Portuale, che hanno dirottato gran parte degli investimenti sui porti di Napoli e Salerno, lasciando Castellammare di Stabia ‘a secco’ nella sua programmazione, nonostante un tesoretto già disponibile per gli investimenti. “La Regione e l’Autorità di Sistema Portuale sono pronte a fare la loro parte? E in ultimo Fincantieri conferma il piano presentato? Il mantenimento del progetto e degli investimenti necessari per attuarlo da parte di tutti i soggetti coinvolti, diventa un nodo prioritario per definire gli altri aspetti legati alla riorganizzazione del porto”. Una riorganizzazione che, secondo Vozza, tiene conto di un dato: “la funzione crocieristica all’interno dell’area portuale è palesemente in conflitto con l’attività cantieristica”. Al fine di creare un clima di positiva e fornire certezze sulla reale disponibilità di voler procedere, conclude l’ex sindaco, “sarebbe opportuno costituire un tavolo permanente tra Regione, Città Metropolitana, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Commissario della ZES, Comune di Castellammare, Fincantieri, l’associazione Antico Porto e Marina di Stabia, per analizzare, valutare e armonizzare le diverse scelte e trasferirle in un programma d’interventi”. Uno scenario in cui, dunque, potrebbero agire di concerto i due porti e i concessionari, insieme con Fincantieri e le Autorità competenti, per definire un programma di sviluppo dell’area portuale e dell’intero tratto di costa


lunedì 5 dicembre 2022 - 15:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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