«La risposta di EAV conferma un’impostazione miope, distaccata e del tutto scollegata dalla realtà del nostro territorio. Parlano di fermate “soppresse”, di “flussi trascurabili” e di “efficienza della linea”, ma ignorano due fatti fondamentali: Moregine è chiusa e la fermata Castellammare Terme è un’infrastruttura strategica per il rilancio delle Terme di Stabia e del turismo cittadino.»
Così interviene il consigliere comunale Pasquale D’apice , dopo aver letto la nota ufficiale con cui l’EAV motiva la mancata riattivazione delle fermate di Ponte Persica e Terme.
«EAV continua a trattare il nostro territorio come una variabile secondaria. Ci dicono che Ponte Persica è “demolita” e non ripristinabile. Ma si dimenticano di dire che la stazione di Moregine, indicata come sostitutiva, è oggi chiusa. Di quale servizio alternativo stanno parlando? A chi serve Moregine se non è nemmeno attiva?»
Il consigliere punta il dito anche contro la superficialità con cui viene liquidata la stazione Castellammare Terme: «Definirla “fatiscente” e ignorarla per questo è assurdo. È come dire che una scuola chiusa per anni non debba più riaprire solo perché serve manutenzione. Quella fermata rappresenta una chiave concreta per il ril
ancio delle Terme di Stabia, patrimonio identitario e motore economico della città.»
La mobilità pubblica non può essere gestita solo con logiche aziendali, continua il consigliere. «Ogni fermata cancellata è un pezzo di territorio che perde connessione, servizi e possibilità di sviluppo. È ora che Regione Campania e vertici EAV ascoltino realmente le esigenze della città»
Il consigliere chiederà al consiglio comunale di approvare una mozione per chiedere formalmente:
• Il ripristino prioritario della fermata di Castellammare Terme, in sinergia con un piano di rilancio turistico e termale;
• La verifica e riapertura della fermata di Ponte Persica;
• la covocazione di un tavolo istituzionale urgente con EAV e Regione Campania,per discutere nel merito le esigenze del territorio e le possibili soluzioni.
«Non accettiamo tagli mascherati da razionalizzazioni. Castellammare ha bisogno di più mobilità pubblica, non di meno».