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Castellammare - Polemica sul Vesuvio Pride, D'Apuzzo risponde al sindaco e respinge le accuse di omofobia

Il consigliere definisce il Pride “una passerella che banalizza le lotte civili” e accusa l’amministrazione di sprecare risorse pubbliche. «Essere contrari al Pride non vuol dire essere omofobi. La città ha problemi ben più gravi»


Il Comune di Castellammare di Stabia ha recentemente approvato una delibera significativa, presentata dall’assessora all’Educazione, Identità Stabiese, Pari Opportunità, Scuola, Formazione, Marketing Territoriale e Politiche Giovanili, la dott.ssa Annalisa Di Nuzzo. Con votazione unanime, la giunta ha deciso di concedere il patrocinio e di collaborare attivamente all’organizzazione della manifestazione “Vesuvio Pride 2025”, in programma per il prossimo 20 settembre.

La decisione ha suscitato la reazione del consigliere comunale di opposizione Mario D’Apuzzo, che ha criticato la scelta di investire nella manifestazione – definita una “festicciola” – ritenendo che esistano nel territorio comunale realtà con esigenze più urgenti. Secondo D’Apuzzo, il contributo comunale di 30.000 euro in servizi rappresenta uno “spreco di risorse pubbliche”.

Alle sue parole ha replicato duramente il sindaco Luigi Vicinanza, che ha bollato la polemica come “becera e demagogica”, difendendo l’impegno del Comune per i diritti civili: «Usare la parola ‘carnevalata’ per un’iniziativa a tutela dei diritti delle fasce deboli alimenta l’omofobia».

Non si è fatta attendere la controreplica del consigliere D’Apuzzo, che ha affidato la sua posizione a una lunga nota indirizzata direttamente al sindaco: «Respingo con fermezza – e senza mezzi termini – la tua infelice accusa di omofobia. Essere contrari al Gay Pride non significa essere omofobi: non lo è sul piano logico, non lo è sul piano sociale e non lo è neppure sul piano giuridico. La celebrazione del Pride, a mio avviso, banalizza l’identità e il percorso di una comunità, riducendolo a passerella o rituale di piazza».

Secondo D’Apuzzo, la comunità omosessuale non può essere considerata una “fascia debole”: «Gli omosessuali, nel mondo occidentale, sono ampiamente integrati e ricoprono ruoli di rilievo in politica, nelle professioni, nelle arti e nell’economia. È curioso vedere, tra l’altro, alle sfilate bandiere di Paesi in cui l’omosessualità è ancora per

seguitata: una contraddizione che pochi hanno il coraggio di evidenziare».

Il consigliere ha poi attaccato la sinistra, accusandola di non aver fatto abbastanza sui diritti civili durante i periodi di governo, e ha sottolineato come i problemi veri dei cittadini stabiesi siano altri: «Attribuire al centrodestra l’assenza di leggi inclusive è ipocrisia. Gli stabiesi sono soffocati da problemi concreti che la tua amministrazione ignora o aggrava».

D’Apuzzo ha poi rilanciato le critiche sulla gestione amministrativa: «Mi accusi di non vivere la città. Ma facendo cosa, esattamente? Vuoi che ti rilegga parola per parola l’intervento del consigliere Ruotolo nell’ultimo Consiglio comunale? Se per te denunciare lo spreco di denaro pubblico è ‘demagogia’, allora rivendico con orgoglio il titolo di demagogo ‘sfascista’: sfascista come chi ha sollevato senza tentennamenti la questione rifiuti e l’emorragia di fondi pubblici a essa legata».

E ancora: «Se essere sfascista significa chiedere le dimissioni di chi ha fatto propaganda sulla riapertura della funivia e poi è fuggito dai microfoni il giorno della sciagura, allora ne vado fiero».

D’Apuzzo ha accusato il sindaco anche di aver utilizzato i bambini con disabilità come “scudo” politico, in riferimento alla riapertura delle Terme: «Hai speso 140mila euro in affidamenti diretti per un evento senza le Terme. Se ti resta un briciolo di serietà amministrativa, intervieni per interrompere questa prassi e dai seguito alla richiesta del consigliere Ruotolo di istituire una commissione speciale sugli affidamenti diretti. Sarebbe anche un’occasione per capire se la Prefettura oggi applica gli stessi criteri del passato».

Infine, una stoccata sulla trasparenza e l’efficacia amministrativa: «Sulla mia capacità di leggere un bilancio speravo di crescere esaminando gli atti della tua amministrazione. Anche qui sono rimasto deluso. Persino la tua maggioranza ha approvato una mozione che vi invita a essere più incisivi nell’azione di governo. Ma nei Consigli comunali si parla quasi esclusivamente di debiti fuori bilancio e nulla più».


sabato 9 agosto 2025 - 18:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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