Cronaca

Castellammare - L'Istituto Alberghiero cerca casa: pubblicata nuova manifestazione d'interesse

La Città Metropolitana prova a risolvere il “caso Alberghiero”: serve una nuova sede per ospitare l’intero istituto. Intanto, la scuola resta divisa tra via Annunziatella e via Savorito.


L’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani” continua a vivere nell’incertezza. La Città Metropolitana ha pubblicato, nella giornata di ieri, una nuova manifestazione di interesse per individuare una struttura alternativa capace di ospitare l’intero complesso scolastico, attualmente in sofferenza tra spazi inadeguati e trasferimenti parziali.

La richiesta non è semplice: 32 aule, alcune da destinare a laboratori di cucina e sala bar, uffici amministrativi, servizi igienici, una palestra coperta e un parcheggio. Una missione complessa in una città dove spazi del genere scarseggiano, ma necessaria per evitare il ridimensionamento di un istituto che rappresenta una delle realtà formative più importanti del territorio.

Il precedente tentativo e lo scontro con la burocrazia
La precedente manifestazione di interesse aveva portato ad un’unica proposta, quella di una struttura nel rione Savorito, poi rivelatasi insufficiente: troppo piccoli gli spazi – 2.500 metri quadrati contro i 4.500 necessari – e del tutto assenti alcuni ambienti fondamentali per un istituto alberghiero.

Dopo settimane di tensioni, è stata la dirigente scolastica Fabiola Toricco a scongiurare lo sfratto dalla sede storica di via Annunziatella. «Abbiamo ottenuto delle dovute scuse – ha spiegato la preside dopo un confronto con i referenti della Città Metropolitana – L’interruzione del gas alla scuola è stato u

n errore tecnico, non un atto volontario. Inoltre, le istituzioni hanno finalmente compreso che il trasferimento totale nel plesso di via Savorito sarebbe stato impossibile».

Una soluzione tampone: la scuola resta divisa
Alla fine, si è deciso per un trasferimento parziale: soltanto otto classi saranno spostate nella sede di via Savorito, accompagnate dalla promessa – da parte della Città Metropolitana – di attrezzare l’edificio con tre laboratori di cucina, due laboratori di sala (di cui uno con postazione bar) e un laboratorio di accoglienza, inizialmente non previsti. Nel frattempo, almeno quattro classi e gli uffici dell’Istituto resteranno nella sede originaria di via Annunziatella.

Il futuro è appeso a un bando
Ma questa non può essere una soluzione definitiva. L’auspicio è che, con questa nuova manifestazione d’interesse, possa finalmente emergere una struttura idonea ad ospitare l’intero istituto. La sfida è ardua, ma il rischio – in assenza di una soluzione stabile – è quello di vedere l’Istituto Alberghiero perdere pezzi e prestigio, in un territorio dove invece la formazione professionale dovrebbe essere potenziata e valorizzata.

Il tempo stringe e la scuola ha bisogno di certezze. La comunità scolastica, gli studenti, i docenti e le famiglie attendono risposte concrete. Dopo anni di promesse e soluzioni tampone, è il momento di agire.


sabato 27 settembre 2025 - 08:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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