E' il giorno del dolore a Castellammare per la morte di Nicola De Martino, 36enne deceduto dopo il violento impatto di giovedì notte in via Acton. Mentre la famiglia, gli amici e semplici cittadini si stringono nel dolore, la polizia municipale, agli ordini del Comandante Vecchione, sta tentando di ricostruire l'esatta dinamica del sinistro. Grazie all'acquisizione del sistema di videosorveglianza e delle testimonianze dei presenti, è stato possibile ipotizzare una causa del violento incidente. Il giovane conducente alla guida dell'altro scooter, G.C. di 26 anni, probabilmente, ha invaso la corsia opposta colpendo in pieno e frontalmente il motorino guidato da Nicola De Martino che ha poi perso la vita dopo una lunghissima agonia. Il 36enne era in sella al suo motorino con la sua ragazza la quale al momento è ancora ricoverata al Cardarelli. Ma non sarebbe in pericolo di vita. Più critiche invece le condizioni dell'altra ragazza che al momento è ricoverata all'ospedale San Leonardo di Castellammare dove rischierebbe di perdere anche un occhio.
L'iscrizione all'interno del registro degli indagati è sicuramente un atto dovuto previsto dalla normativa vigente. Se nel corso delle indagini, e dall'autopsia, non dovessero emergere elementi di colpevolezza, l'unico indagato potrebbe essere graziato.
Intanto divampa in città la polemica sulla sicurezza stradale, dopo i tanti, troppi incidenti – spesso mortali – che si stanno susseguendo sul territorio stabiese in quest’ultimo periodo. Nell’occhio del ciclone, in particolare, alcune strade cittadine come Via Acton, Via Napoli, Corso Alcide de Gasperi, Via Annunziatella, Strada Provinciale Varano e Corso Giuseppe Garibaldi. Strade in cui i veicoli condotti da automobilisti spericolati raggiungono velocità sostenute. In alcune di queste strada sono stati istallati i dossi artificiali, ma ancora molto c’è da fare. La soluzione chiesta da molti cittadini è l’installazione di autovelox. Di certo qualcosa bisognerà fare se si vuole evitare di continuare a vedere sangue sulle strade.