Nel clima di riassetto che attraversa l’amministrazione dopo le risultanze delle recenti inchieste della Dda, il dibattito è in corso sul futuro del governo cittadino. Tra le ipotesi che circolano nei corridoi c'è anche quella delle dimissioni del sindaco Luigi Vicinanza, ma non emergono elementi che indichino una reale intenzione di compiere un passo indietro. Più che un’eventualità concreta, sembrano riflesso di dinamiche fisiologiche che si amplificano nei momenti di riorganizzazione interna, in una fase in cui il sindaco ha deciso di escludere dalla maggioranza due consiglieri, Gennaro Oscurato e Nino Di Maio, che al momento a loro volta non sembrano intenzionati a dare le dimissioni.
Il contesto, infatti, è inserito in uno scenario globale complesso: tra passaggi di consegne, nuove responsab
ilità e assestamenti tecnici necessari a garantire continuità amministrativa, la città vive una fase in cui ogni movimento viene letto come potenziale segnale politico.
Le indiscrezioni, come spesso accade, corrono più veloci dei fatti. Ma il perimetro istituzionale non restituisce segnali che lascino presagire decisioni drastiche. L’ipotesi dimissionaria rimane dunque confinata al piano del “si dice”, una possibilità evocata ma non corroborata da atti o orientamenti chiari. Restano le difficoltà di un'amministrazione alle prese con la primi vera crisi politica, mentre l'opposizione continua a chiedere che il sindaco faccia appello per l'invio della commissione d'accesso al Comune, al fine di accertare se ci siano condizionamenti camorristici nell'attività dell'ente comunale.