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Castellammare - Il sindaco Vicinanza sentito dalla Procura antimafia

Il primo cittadino ha riferito in consiglio comunale di essere stato ascoltato nell'ambito di un'inchiesta avviata dopo la denuncia del consigliere Sandro Ruotolo.


Luigi Vicinanza ascoltato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. A comunicarlo pubblicamente è stato lo stesso sindaco di Castellammare di Stabia, nel corso del consiglio comunale di oggi, precisando di essere stato convocato come persona informata dei fatti.

L’inchiesta nasce da una denuncia presentata da Sandro Ruotolo, europarlamentare e consigliere comunale stabiese, che ha parlato in aula di un clima di pressione e delegittimazione seguito alle sue dichiarazioni sulla camorra e su presunte contiguità politiche.

“Tutto è cominciato quando ho espresso il mio apprezzamento, da solo penso, per l’operazione della Procura Antimafia di Napoli che ha portato all’arresto cautelare di 11 esponenti del clan D’Alessandro, sottolineando la mia preoccupazione per un presunto rapporto di parentela tra uno degli arrestati e il consigliere Oscurato. – ha affermato Ruotolo - Non esiste un reato di parentela, ma mi sarei aspettato una presa di posizione, un chiarimento da parte del consigliere Oscurato e del sindaco su questa circostanza. La risposta è stata il silenzio. Il problema erano le assenze di Ruotolo”.

Il sindaco ha spiegato di essere stato ascoltato dal pm e si è rivolto a Ruotolo nel suo intervento: "Se oltre la campa

gna mediatica ci fosse qualcosa di più grave, noi siamo tutti al tuo fianco. Sono stato ascoltato come persona informata dei fatti dalla Procura antimafia di Napoli in seguito alla tua denuncia in cui ritieni ci sia una manovra di gruppi camorristici contro di te. Alla domanda diretta del pm ho risposto che non lo so e che se lo avessi saputo sarei venuto io per primo a denunciare questa manovra. Un conto è la polemica politica, un conto sono le manovre torbide che la camorra, ben presente in questa città, può mettere in campo. Se così fosse siamo tutti quanti con te, come con tutti quelli che dovessero essere minacciati dalla camorra, che è un soggetto ben presente in questa città da oltre 50 anni". Ha poi difeso la posizione del consigliere citato. “Non esiste il reato di parentela, né per parentele larghe né per quelle più strette. Oscurato è parte di questa maggioranza”, ha dichiarato in aula.

Parole che mirano a smorzare le tensioni, ma che non sembrano chiudere del tutto una vicenda che ha avuto inizio alcune settimane fa a fronte delle recenti esternazioni dell'europarlamentare Sandro Ruotolo, consigliere comunale del Pd che anche oggi in aula ha manifestato il suo disappunto riguardo ai silenzi a seguito delle sue esternazioni.


lunedì 28 luglio 2025 - 21:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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