Politica & Lavoro

Castellammare - Di Nardo(FI): «Città ostaggio delle beghe interne al PD»

L’affondo di Forza Italia aggiunge tensione a un quadro politico già complesso, mentre si attendono eventuali repliche dal sindaco Vicinanza e dalla maggioranza di centrosinistra.


Si accende il confronto politico in città dopo il duro affondo del coordinatore cittadino di Forza Italia, il senatore Aniello Di Nardo, che in un lungo comunicato stampa ha attaccato senza mezzi termini il sindaco Luigi Vicinanza e la maggioranza di centrosinistra che lo sostiene. Secondo Di Nardo, l’amministrazione sarebbe ormai “paralizzata e politicamente evaporata”, vittima non tanto delle difficoltà di governo quanto delle tensioni interne al Partito Democratico. Il coordinatore azzurro parla di una vera e propria “commedia degli equivoci”, una sorta di vaudeville politico in cui “entrano i big, escono i consiglieri, rientrano i dirigenti”, tra dichiarazioni e smentite che si susseguono nell’arco di poche ore. Particolarmente critico il passaggio dedicato alle posizioni discordanti emerse all’interno dello stesso PD: da un lato le rassicurazioni del segretario regionale sulla compattezza del partito attorno a Vicinanza, dall’altro la presa di distanza dell’area Schlein, che – sostiene Di Nardo – “quel sindaco l’aveva voluto” ma ora chiederebbe “qualcos’altro, non si sa cosa”.

Una situazione che, secondo Forza Italia, avrebbe prodotto “un’amministrazione svuotata”, incapace di incidere sui problemi della città. Di Nardo cita in particolare “il fallimento dei fuochi sull’arenile”, il progetto delle lum

inarie e “l’affidamento diretto della gestione degli eventi natalizi”, episodi considerati emblematici del malfunzionamento della macchina amministrativa.
La città, afferma il senatore, sarebbe diventata “una pedina del grande Risiko democratico”, in cui a dettare l’agenda non sarebbero le necessità reali della comunità ma le “fibrillazioni interne” del centrosinistra. Da qui l’appello a una scelta definitiva.
Di Nardo chiede infatti al sindaco due strade alternative: rassegnare le dimissioni oppure, se convinto della bontà del proprio operato, richiedere una commissione di accesso e un tavolo di interforze, annunciandolo pubblicamente “alla presenza di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione”.

“Non si può lasciare Castellammare sospesa tra mozioni di fiducia, segnali di fumo e dichiarazioni che scadono dopo 24 ore”, prosegue il comunicato, concludendo con un monito diretto: “O si governa davvero, oppure si ha il coraggio – quello vero – di farsi da parte. Castellammare non è un laboratorio politico né il palcoscenico dell’eterna saga ‘PD contro PD’. La città merita serietà”.
L’affondo di Forza Italia aggiunge tensione a un quadro politico già complesso, mentre si attendono eventuali repliche dal sindaco Vicinanza e dalla maggioranza di centrosinistra.


mercoledì 10 dicembre 2025 - 09:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Politica & Lavoro