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Castellammare - Cioffi chiede scusa a Cimmino, Scala attacca Silvestro e Di Nardo

Il coordinatore regionale di Sinistra Italiana: «Scioglimento effetto delle leggi. Se a Silvetro non piace la norma che la cambiasse»


«Chiedo formalmente e sentitamente scusa al sindaco Cimmino, perché come sempre accade in Italia quell’indagine ha partorito il topolino, anzi nemmeno il topolino, ma niente». Queste parole, pronunciate dal consigliere comunale Mimmo Cioffi, della civica Vicinanza Sindaco, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, sta animando un duro botta e risposta tra i politici di centrodestra e centrosinistra. Alle parole di critica e condanna espresse dal consigliere del PD Sandro Ruotolo, sono seguite quelle di sostengo del coordinatore regionale di Forza Italia Gennaro Silvestro e di quello stabiese Nello Di Nardo. Questi ultimi, in particolare, hanno bacchettato il coordinatore regionale ed ex consigliere comunale di Sinistra Italiana, Tonino Scala, che pur si era espresso con parole critiche nei confronti di Cioffi.

Ebbene, oggi è ancora Scala a ritornare sull’argomento. «Lo scioglimento di un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose – disciplinato dall’articolo 143 del Testo Unico degli Enti Locali – non è una sentenza penale, né una punizione morale. È una misura amministrativa e preventiva – dice - Serve a tutelare la democrazia, la trasparenza, la libertà e l’imparzialità dell’azione pubblica. Basta che emergano elementi gravi, concreti e attuali di collegamento con la criminalità organizzata. Non serve la condanna, basta il sospetto ben fondato. Nel caso specifico, i ricorsi ci sono stati, come è giusto che sia. Ma sono stati tutti respinti. La norma, dunque, è stata applicata correttamente secondo lo

Stato di diritto. Possiamo discuterne? Certo. Ma non possiamo ignorarla. A meno di voler vivere davvero nel Paese all’incontrario, dove la legge si piega all’opportunità e dove chi chiede verità viene messo sotto processo morale».

Quindi entra nello specifico della relazione dei commissari che determinarono lo scioglimento dell’amministrazione comunale guidata da Gaetano Cimmino. «Nessuno nega che ci siano problemi seri: appalti discutibili, “omissis” che non hanno bisogno di interpretazioni, ditte ancora operative nonostante tutto. Questo è un dato di fatto. E mi auguro che la giustizia faccia fino in fondo il suo corso. Ma – come si dice – questa è un’altra storia. Quella che ci riguarda oggi è una parola scomoda: responsabilità. Anche quando non c’è colpa, può esserci complicità. La complicità del silenzio, della distrazione, dell’assenza di vigilanza. E chi ha sostenuto, anche in buona fede, un sistema rivelatosi permeabile alle logiche criminali, oggi dovrebbe avere il coraggio non di rivendicare nulla, ma di riflettere. Magari anche di chiedere scusa. Non per collusione, ma per non aver visto – o voluto vedere – ciò che era sotto gli occhi di tutti. Solo così, con verità, memoria e consapevolezza, possiamo ricostruire una politica degna di questa terra. E a chi, come all'on. Silvestro,, contesta la norma, ricordo che siete forza di governo: se non vi piace, modificatela. Avete i numeri per provarci. Ma finché è legge dello Stato, va rispettata».

Castellammare - Cioffi chiede scusa all'ex sindaco Cimmino. Ruotolo(PD): «ferma condanna a queste parole»


mercoledì 14 maggio 2025 - 09:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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