Cronaca

Castellammare - Cavesi e stabiesi ricordano Catello Mari dieci anni dopo la sua scomparsa

Circa 200 ultras si sono radunati presso il cimitero di Castellammare per rendere omaggio allo sfortunato calciatore.


Sono trascorsi dieci anni da quella tragica notte del 16 aprile 2006 in cui perse la vita Catello Mari, calciatore della Cavese venuto a mancare poche ore dopo il momento più bello della sua breve ma intensa carriera. Mari aveva trascinato da protagonista assoluto la sua squadra verso la promozione in C1, sancita dal successo tra le mura amiche contro il Sassuolo, club che oggi milita in A stazionando appena al di sotto del plotone delle big, e stava rientrando a casa all'alba al termine della festa promozione, prolungatasi fino a notte fonda. Oltrepassati i caselli che immettono sul raccordo autostradale verso Castellammare, tuttavia, lo sfortunato calciatore andò a schiantarsi col suo Maggiolone Volkswagen contro il guardrail, poco prima di riabbracciare la famiglia che, riunita dalla ricorrenza della Pa

squa, lo attendeva trepidante per dare seguito alla festa. La prematura scomparsa del 28enne atleta, beniamino dei tifosi della Cavese ma stabiese di origine, ha riunito nel suo ricordo due tifoserie storicamente rivali, tra le quali è stato sancito un gemellaggio suggellato ulteriormente stamattina, a dieci anni dalla morte del ragazzo, quando circa 200 ultrà cavesi e stabiesi si sono radunati presso il cimitero di Castellammare davanti alla tomba di Mari per rendergli omaggio. «Sono sicuro che Catello ora si sta divertendo molto» ha commentato il colonnello Giuseppe Mari nel ricordare il figlio tra la commozione dei tifosi, che hanno riposto una corona di fiori nei pressi della tomba di quell'uomo valoroso ed esemplare, a cui è stata dedicata la curva dello stadio Simonetta Lamberti.


sabato 16 aprile 2016 - 12:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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