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Castellammare - Campo largo ancora in alto mare, tutto rinviato a lunedì

Vicinanza non aggrega, Elefante sempre in campo. Vozza l'alternativa. Il PD spaccato, gli ''alleati'' non sono disposti a risolvere i problemi dei democratici.

di sr


Il campo largo a Castellammare di Stabia stenta a decollare, almeno intorno al nome di Luigi Vicinanza. E’ questo quello che è emerso nel corso dell’interpartitico andato in scena questo pomeriggio. Al tavolo, oltre al PD, anche il Movimento 5 Stelle, Azione, Sinistra Italiana, Democratici e Progressisti, Europa Verde, le civiche Energia Pulita e Essere Stabia, Socialisti. Il problema però, hanno tenuto ad evidenziare un po’ tutti, non è il nome o la persona di Vicinanza, ma il metodo utilizzato dal Partito Democratico metropolitano di cercare di imporre la sua candidatura a sindaco all’intera coalizione. «Il PD ha chiesto a Vicinanza la disponibilità a candidarsi per la sua autorevolezza e capacità. E perché può essere la migliore soluzione per dare un segnale vero di rinnovamento e discontinuità rispetto agli anni precedenti» ha detto il segretario dei dem stabiesi Giuseppe Giordano. Ma, oltre alla parte del PD fedele a Giordano e alle civiche di Andrea Di Martino e Francesco Russo, nessuna delle forze politiche al tavolo ha condiviso questa scelta, o meglio la modalità adottata.

Ed allora si cerca di prendere tempo. E così ci si è dati appuntamento a lunedì quando, si è detto, si definiranno i punti pr

ogrammatici del programma. Quindi si cercherà di chiudere sulla scelta del candidato sindaco. Nessun passo indietro da parte del presidente del PD, Roberto Elefante, che continua ad essere il principale candidato a guidare la coalizione, ma semplicemente perché si tratta di una scelta arrivata durante un percorso condiviso con altre forze politiche, su tutti M5S, Azione e Sinistra Italiana.

L’altra valida candidatura che potrebbe trovare spazio tra i partiti della coalizione è quella di Salvatore Vozza, ma solo se questa potrebbe servire a riunire l’intero PD. Tuttavia, quello che la coalizione ha voluto rimarcare è che questa situazione di stallo è stata creata proprio dai democratici che hanno scelto Vicinanza senza un percorso condiviso. Ed ora sono gli stessi dem che vorrebbero che fossero gli stessi “alleati” a risolvere la diatriba Vicinanza-Elefante. Una responsabilità che, chiaramente, nessuno al tavolo vuole prendersi. Anzi. Se proprio li si tira per la giacca e gli si chiede un parere, la scelta è per Elefante.

Si sono quindi presi ancora qualche giorno di tempo per capire se c’è la possibilità di portare qualcuno dalla parte di Vicinanza. Un’ipotesi che ha una probabilità molto bassa in questo momento.


venerdì 12 aprile 2024 - 20:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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