Un errore nella formulazione di due ordinanze che potrebbe costringere il Comune di Castellammare di Stabia a pagare 450mila euro. È quanto emerge dalla sentenza della V sezione del Tar Campania, presieduta dal giudice Pierluigi Russo, che ha annullato due ordinanze firmate dall’allora sindaco Antonio Pannullo riguardanti la procedura per attivare la bonifica dell’area di traversa Pozzillo interessata dall’incendio di un capannone l’11 marzo 2017. Le ordinanze sono datate 30 maggio 2017 e 28 giugno 2017. Secondo quanto ricostruito dai giudici, il Comune di Castellammare di Stabia doveva provvedere alla bonifica in danno al proprietario in realtà Mario Vuolo (proprietario della ditta che è andata a fuoco) non era il responsabile in quanto la procedura doveva essere attivata nei confronti della persona che aveva fittato il capannone. Il Comune aveva stanziato circa 450mila euro. Ed ecco che quindi quei soldi, che dovevano essere spesi dal proprietario del capannone di via Pozzillo, saranno invece spesi dai cittadini stabiesi. Un errore che ha fatto infuriare il gruppo consiliare Gaetano Cimmino sindaco che ha così commentato: «Come veniva gestita la cosa pubblica, i fondi pubblici e la macchina comunale da chi ci ha preceduto? Troppe volte ci viene detto: “Non parlate del passato e degli ‘orrori’ commessi, pensate ad oggi”. Bene, siamo anche d’accordo. Oggi i
l Comune rischia di pagare 450mila euro di danni. E a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta i cittadini, sottoposti all'ennesimo salasso mentre il Comune "regalava" la bonifica al proprietario di quel capannone». «Quando accadono episodi del genere, però, che riguardano fatti di cronaca gravissimi, inquinamento di aree, settori da sempre attenzionati come l’ambiente, centinaia di migliaia di euro di fondi pubblici, allora ci sarebbe molto di cui parlare. Non vorremmo mai pensare che un errore di tale portata e gravità sia un errore ricercato e studiato ad arte, piuttosto che uno sbaglio dovuto ad incompetenza e superficialità. Noi proveremo a rimediare a questo ennesimo bagno di sangue, che fa il paio con i milioni di euro sperperati in passato con Ego Eco, Sint, Palazzo Di Nola e tanto, tanto altro ancora. Il resto lo farà sicuramente la Corte dei Conti, nei confronti di chi mortifica gli stabiesi e le loro tasche – continuano -. È solo l’ultimo orrore, sottolineiamo, posto in essere da chi ci ha preceduto. Tanti altri sono all’attenzione di magistratura e forze dell’ordine. Una mala gestio che abbiamo spazzato via per il bene, davvero, di tutti i cittadini di questa città meravigliosa. Avanti, sempre con coraggio. Ma non dimentichiamo mai le oscenità messe in campo da quel centrosinistra. Come siamo certi non lo dimenticheranno mai gli stabiesi».