Politica & Lavoro

Castellammare - ''Ben Essere Stabia'', via ai cortili che educano

Tredici parrocchie finanziate per attività con bambini e ragazzi: risorse nazionali e comunali per riempire oratori e sale con giochi, studio e inclusione fino a dicembre.


In città, l’estate non finisce con il calendario. Finisce quando i cortili tornano a riempirsi nel pomeriggio, quando le chitarre negli oratori riprendono a fare da metronomo a giochi, laboratori, compiti condivisi. Con una determinazione dell’8 agosto, il Comune ha acceso il semaforo verde al bando “Ben Essere Stabia”: tredici proposte presentate dalle parrocchie entrano in campo con un obiettivo semplice e ambizioso insieme—dare tempo buono ai più piccoli e sostegno alle famiglie.

Dietro la sigla amministrativa c’è una scelta concreta: 95.861 euro distribuiti tra i progetti ammessi, con una rimodulazione del 19,31% rispetto alle richieste iniziali per non lasciare indietro nessuno. La dote principale arriva da Roma (Dipartimento per le Politiche della Famiglia: 75.700 euro), il resto dal bilancio comunale. Tradotto: più porte aperte, più pomeriggi attivi, più presìdi educativi nei rioni, da San Marco Evangelista alla Concattedrale, da Sant’Antonio all’Oratorio del Centro Antico, passando per le comunità di quartiere come SS. Salvatore a Scanzano.

Le schede progettuali parlano di centri estivi leggeri, aiuto allo studio, inclusione per chi ha più fragilità, sport e creatività per tenere insieme gruppi di età diversi (3–17 anni) f

ino al 31 dicembre. Non grandi eventi, ma micro-politiche di prossimità: un pallone in più in un campetto rimesso a posto, un tutor per i compiti, un laboratorio che insegna a costruire cose con le mani, una stanza dove il pomeriggio è sorvegliato e non lasciato al caso.

La trafila—commissione, graduatoria, tavolo di concertazione—c’è stata, ma qui interessa l’esito: le attività possono partire e saranno monitorate fino a fine anno, con erogazioni in due tranche e rendicontazione finale. La scommessa è misurabile in facce e in presenze più che in numeri: quanti bambini restano agganciati, quante famiglie trovano un appoggio reale, quante strade diventano un po’ più vive e, insieme, più sicure.

“Ben Essere Stabia” non inventa nulla di esotico: rafforza ciò che già esiste e funziona quando ha mezzi e continuità. In un tempo in cui tutto costa di più—dalla palestra privata al doposcuola—il sistema parrocchie torna a essere una rete capillare, riconoscibile, con cui il pubblico sceglie di fare squadra. La differenza si vedrà lontano dalle determine: un cortile pieno, una porta aperta, un ragazzo che non salta l’ennesimo pomeriggio. È lì che il progetto, da sigla, diventa crescita di comunità.


giovedì 14 agosto 2025 - 18:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Politica & Lavoro