Ancora buona notizie per il mare di Castellammare di Stabia. Le analisi dell’Arpac hanno fornito dati incoraggianti per la balneabilità anche nel tratto di costa antistante la villa comunale. I livelli di enterococchi intestinali e escherichia coli – da anni i principali inquinanti di quel tratto di mare – sono risultati molti bassi e, teoricamente, ci si potrebbe anche tuffare in quelle acque. Ma come previsto dalle norme vigenti, è necessario che questi dati siano riscontrati per due anni consecutivi prima di dare l’ok alla balneazione. Ma ormai la strada sembra tracciata, da quando la Regione Campania ed il Comune di Castellammare di Stabia – soprattutto grazie all’impulso dell’ex sindaco Pannullo – hanno avviato i lavori di collettamento degli scarichi fognari verso il depuratore di via Napoli. Il riv
o Cannetiello è ormai quasi del tutto a secco, mentre dal Rivo San Marco continuano a giungere in mare scarichi inquinanti provenienti dai Monti Lattari. Su questo fronte negli ultimi anni si era molto battuto l’ex consigliere regionale Alfonso Longobardi che ha portato avanti prima la realizzazione degli impianti fognari in zona Fontanelle, e poi la costruzione del collettore di Gragnano. E’ proprio su quest’ultima opera che però si sono registrati intoppi che ne stanno rallentando il processo di realizzazione. Una volta risolti gli ultimi impedimenti burocratici e collettati anche gli scarichi dei Lattari, allora il sogno di fare un tuffo in villa comunale sarà realtà. A meno che poi non subentri la privatizzazione del lungomare stabiese ed anche qui, per fare un bagno, si dovrà pagare fior fiore di quattrini.