Ad una settimana dalle elezioni si accende la campagna elettorale in Campania: al centro dello scontro tra centrodestra e centrosinista è l'emendamento di Fratelli d'Italia alla manovra che prevede la riapertura della sanatoria edilizia del 2003 per regolarizzare gli immobili rimasti esclusi dal provvedimento, con l'eccezione di quelli costruiti in zone vietate.
La norma pensata da FdI riguarda tutta Italia, ma le esclusioni dal cosiddetto terzo condono introdotto dal governo Berlusconi II furono rilevanti soprattutto in Campania, dove migliaia di cittadini, pur avendo pagato, rimasero esclusi, sostiene FdI, "per errore della Regione" allora guidata da Antonio Bassolino.
"La presentazione dell'emendamento - dice il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli - rappresenta un atto di giustizia atteso da migliaia di famiglie campane costrette a realizzare case per necessità abitativa, non per abusivismo selvaggio". "Ringrazio i parlamentari campani di centrodestra che si sono battuti per correggere una stortura che, per oltre vent'anni, ha prodotto disparità evidenti tra i cittadini della Campania e quelli del resto del Paese" aggiunge Cirielli promettendo che, in caso diventerà governatore, "la Campania sarà la prima regione a recepirla".
Prima ancora della reazione del centr
osinistra, arriva però un quasi stop dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Per alcune case si può pensare a un condono, per altre, quelle che sono pericolanti e dove c'è un pericolo per i cittadini, no. Quindi - dice chiaro il leader di Forza Italia - la questione va affrontata caso per caso, bisogna vedere quali possono essere sanate e quali no".
Nel pomeriggio arriva la replica di Fico e del Pd. Quello di riaprire il condono del 2003, è un "annuncio disperato per una coalizione che sa di aver perso le elezioni e si aggrappa ai suoi evergreen - tuona il candidato del centrosinistra - Serve il diritto alla casa, non fare condoni". I cittadini, aggiunge, "vanno rispettati meritano chiarezza. Non slogan riciclati dal passato o annunci, copiati da commedie cinematografiche". Nelle ultime 24 ore, conclude Fico riferendosi anche alla proposta lanciata da Cirielli di alzare di 100 euro le pensioni minime, la destra ha messo in piedi due sceneggiate". Parole dure anche dal Pd, con il segretario campano Piero De Luca che definisce l'emendamento "un atto gravissimo". Un provvedimento, rincara, "pensato non per risolvere l'emergenza abitativa, ma per raccogliere consenso in Campania alla vigilia del voto. Una dinamica che ha tutte le caratteristiche di un voto di scambio politico".