Sono andate avanti tutta la notte, sinora senza esito, alla luce delle fotoelettriche le ricerche nel Senigalliese, in provincia di Ancona, dei tre dispersi dopo l'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla zona due notti fa. Ieri sera la Prefettura di Ancona ha aggiornato l'elenco a 10 vittime e 3 dispersi.
Alle prime si è aggiunto un 80enne, il cui cadavere è stato tratto fuori ieri pomeriggio dal fiume Esino, in un'altra parte della provincia. L'anziano non sarebbe stato trascinato via dalla piena, ma sarebbe scivolato in acqua in località Angeli di Rosora. I dispersi scendono a 3 perché è stato nel frattempo identificato il corpo della 17enne Noemi Bartolucci, rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell'acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne, mentre la madre Brunella Chiù, 56 anni, risulta ancora dispersa. E tra i dispersi restano Mattia, 8 anni, strappato dalle braccia dela madre mentre stavano fuggendo dopo avere avere abbandonato l'auto a Castelleone di Suasa, e un altro uomo di Arcevia. "Speriamo che l'acqua si abbassi ancora - il commento del sindaco di Barbara Marco Pasqualini -, oggi chiederò l'intervento di unità cinofile".
I vigili del fuoco - che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo - protezione civile e altri soccorritori sono al lavoro incessantemente anche per fornire aiuti a sfollati e persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell'acqua e del fango. Centinaia gli sfollati: oltre 100 hanno trascorso la notte in un centro di accoglienza allestito dalla Caritas a Senigallia. Starebbe invece tornando parzialmente attivo il servizio idrico all'interno di case e attività che era stato interrotto in varie zone da ieri mattina. Sempre ieri il premier Mario Draghi ha visitato le zone colpite ed espresso vicinanza alle popolazioni, oltre all'annuncio del varo della dichiarazione di stato di emergenza e dell'arrivo dei primi fondi. "E' un disastro. Faremo tutto il possibile" ha detto durante una visita a Pianello di Ostra, la località che ha registrato i maggiori danni e 4 vittime. Oggi la preoccupazione maggiore è per il meteo, dato che è prevista una nuova un'ondata di maltempo. Stato di allerta gialla su tutto il territorio delle Marche: il Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile regionale raccomanda ai cittadini di "evitare gli spostamenti in caso di pioggia".
LE RICERCHE
Si concentrano nelle zone intorno a Serra de' Conti e a Barbara le ricerche delle persone ancora disperse. In azione vigili del fuoco, soccorso alpino e protezione civile. A Serra de' Conti si cerca un 47enne di Arcevia (Ancona) la cui auto, una Opel Corsa, era già stata trovata dentro il fiume Misa dopo essere stata inghiottita dall'acqua: dell'uomo non si hanno più notizie dal quella sera. Nella zona di Barbara, i soccorritori cercano il bambino Mattia Luconi, 8 anni, inghiottito dal Nevola mentre si trovava con la madre sulla strada che collega Ripalta (Arcevia) e la Corinaldese; erano scesi dall'auto, travolta dall'ondata del fiume, ma la mamma Silvia Mereu, farmacista, poi recuperata e portata in ospedale, non era riuscita a trattenere il figlio per la forza dell'acqua.
Nella stessa area, si cerca Brunella Chiù che insieme al
figlio 23enne Simone Bartolucci e alla figlia Noemi Bartolucci, 17 anni, era stata trascinata via dal Nevola mentre tentava di lasciare casa in auto: Simone si è salvato aggrappandosi a una pianta per oltre due ore mentre la 17enne è deceduta e il corpo è stato già recuperato.
'PRIMI 5 MILIONI DI AIUTI'
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni. "E' un disastro. Faremo tutto il possibile", ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, in visita a Pianello di Ostra, in provincia di Ancona. "Faremo tutto il necessario - ha continuato -. Vi abbracciamo tutti, vi siamo vicini e contate su di noi". "Certo che c'è un problema idrogeologico", ha detto Draghi. "Quanto successo oggi dimostra come la lotta al cambiamento climatico sia fondamentale", ha affermato il premier, incontrando i giornalisti.
"Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari". Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno - aggiunge - e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte".
Sono 150 le persone sfollate, rende noto la Prefettura di Ancona in una nota, spiegando che "la maggior parte di queste persone si trova nel comune di Senigallia, ma il numero è in crescita". "Al riguardo - si legge nel comunicato - sono stati predisposti dalle forze di polizia dedicati servizi di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati". In esame anche altre possibili evacuazioni.
Messaggi di solidarietà da tutta Italia. "Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi", riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Il nostro pensiero è rivolto con angoscia ai nostri concittadini delle Marche, colpiti dall'evento luttuoso di ieri", ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all'opera per svuotare cantine e negozi allagati. Testimoni riferiscono di non avere mai visto "una cosa del genere".
Intanto monta la polemica sul mancato allarme. "I bollettini sono pubblicati, c'è un tema di allertamento. E' abbastanza evidente che l'evento, per come si è manifestato, è stato molto molto peggiore di quello che era stato previsto" ha spiegato al proposito il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stata data una allerta meteo. "Ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso - ha aggiunto - Il tema dell'allertamento sarà da approfondire ma è un dato di fatto che l'evento è stato molto maggiore di quello che era stato inizialmente previsto".