Agerola sotto choc. Antonio Acampora, 27 anni, è stato trovato ieri riverso in una pozza di sangue con un coltello al suo fianco e diverse ferite all'altezza del cuore. Il giovane è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove è giunto ormai agonizzante. I medici hanno tentato in ogni modo di salvargli la vita, ma poco dopo Antonio ha esalato l'ultimo respiro ed è morto dinanzi agli occhi attoniti dei familiari. Pare che il 27enne abbia deciso di infliggersi da solo le cinque pugnalate all'latezza del cuore che lo hanno privato della vita. Gli inquirenti, dunque, battono in particolare la pista del suicidio, ma non escludono intanto anche altre ipot
esi ben più terrificanti, dato che autoinfliggersi ben cinque fendenti al cuore appare opera alquanto complessa. Sarà quasi certamente l'autopsia a far luce parzialmente sulla vicenda, mentre un'intera comunità piange un giovane che ha lasciato ottimi ricordi tra le persone del luogo. E don Giuseppe Milo, parroco di Agerola, chiede perdono per non aver compreso la depressione che da tempo forse lo affliggeva: «Poi nel bel mezzo dell’estate ti raggiungono notizie davvero dolorose e drammatiche come questa - scrive Don Giuseppe su Facebook -. Addio Antonio, trova la tua gioia davanti a Dio. Forse noi non abbiamo capito cosa portavi dentro. Perdonaci davvero, prega per tutti noi».