Nel corso degli ultimi anni, sono state diffuse diverse campagne di sensibilizzazione ed iniziative mirate a togliere il mistero e il tabù che aleggia sui problemi sessuali maschili, compresi le malattie infettive, i disturbi all’apparato urinario e lo sviluppo di tumori nella zona genitale.
Molti uomini sono ignari di avere problemi urogenitali per una mancata visita di controllo presso uno specialista, e spesso sottovalutano quanto sia importante seguire uno stile di vita sano per evitare di incorrere nello sviluppo di malattie del sistema riproduttivo maschile.
In realtà, in pochi sanno dare una risposta giusta alla domanda quando un uomo deve andare dall’urologo? Ne sono testimoni i dati statistici che rivelano la trascuratezza che avvolge l’ambito della salute maschile, sorprende il fatto che soltanto il 20% degli uomini italiani si rivolge a questa fondamentale figura medica per farsi controllare.
E in caso di sintomi o patologie gravi collegati a malattie dell’apparato uro-genitale, il 90% ricorre al medico specializzato in urologia per una diagnosi, che in alcuni casi, purtroppo può rivelarsi fatale se viene scoperto un tumore in uno stadio avanzato.
A dire la verità, non bisogna aspettare a raggiungere la terza età per sottoporsi ad un controllo urologico della prostata, anzi già dalla pubertà i genitori dovrebbero spingere i ragazzi ad effettuare visite dal medico urologo, che tra l’altro può essere utile per parlare della prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, in mancanza di un’accurata educazione sessuale negli istituti e nell’ambito familiare.
Ma non solo, specialmente quando gli uomini superano i 40 anni di età, ci dovrebbe essere una maggiore consapevolezza sulla salute maschile, in quanto a partire da questa fascia d’età si è più a rischio nello sviluppare disturbi e patologie urogenitale, che possono vedere coinvolti rene, vescica, prostata, testicoli, ad esempio, iperplasia prostatica, prostatite, calcolosi urinaria, disfunzione erettile, infertilità di coppia, e molti altri.
Inoltre, ci sono una serie di sintomi che riguardano l’apparato uro-genitale che non bisogna mai sottovalutare, in quanto sono un allarme che indica l’urgenza di rivolgersi immediatamente ad uno specialista in urologia, come: la presenza di sangue nelle urine, conosciuto come ematuria; il continuo bisogno di alzarsi di notte per urinare (nicturia) nonché di una maggiore frequenza di minzione (pollachiuria); la sensazione di dolore o bruciore quando si svuota la vescica; l’avvertimento di dolore nella zona dei reni; cambiamenti fisici nella morfologia dei testicoli e della prostata; e anche i sintomi legati ad un abbassamento del desiderio sessuale e alla disfunzione erettile.
Tutto sommato, non esiste un'età specifica per prevenire patologie maschili associate all’organo urogenitale, infatti, i controlli periodici possono essere effettuati già dall'età adolescenziale.
Infine, bisogna attuare una maggiore consapevolezza per quanto riguarda l’importanza della prevenzione della salute dell'uomo e il ruolo chiave che svolge una visita dall’urologo per effettuare i dovuti accertamenti che servono a prevenire, diagnosticare e trattare tempestivamente e precocemente patologie, benigne o maligne, che colpiscono l’apparato urinario e la zona genitale maschile.
L’italia si è sempre dimostrata all’avanguardia per quanto riguarda questa branca della medicina, e soprattutto nelle grandi città è facile trovare stimati professionisti. Ad esempio, cercando urologo a Bologna si ha la possibilitá di scegliere fra tanti di specialisti che danno anche la possibilitá di prenotare una visita online.
Video del Parco Archeologico di Pompei.
