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Verso Cavese - Juve Stabia. Chi era Simonetta Lamberti?

Considerata come una dei primi bambini vittime della camorra degli anni ’80, alla piccola venne intitolato lo stadio di Corso Mazzini, dove sabato sera gli aquilotti ospiteranno le vespe.

di Davide Soccavo

Tanta voglia di rivincita negli aquilotti, guidati da mister Giacomo Modica. La brutta sconfitta con il Siracusa ha abbassato il morale della squadra biancoblu, che ora, dopo sette anni dall’ultimo incontro, vuole riscattarsi nell’atteso derby contro la Juve Stabia, reduce da un prezioso pareggio contro la Casertana. L’ultima sfida giocatasi nel nido degli aquilotti risale al 1 maggio del 2011: la Cavese, ultima in classifica, superò per 2 a 0 le vespe di Piero Braglia, già qualificate ai play-off. Anche stavolta il match si svolgerà allo stadio Simonetta Lamberti, un nome dietro al quale c’è una triste storia, che poco ha a che fare con il calcio. Il 29 maggio 1982 una bambina di soli 11 anni è stata uccisa per errore durante un attentato. L’obiettivo dell'assassino sarebbe stato il padre della bambina, il giudice Alfonso Lamberti, con il quale la bambina sarebbe dovuta rincasare dopo aver trascorso una giornata in spiaggia nei pressi di Vietri sul Mare. La piccola era appoggiata con la testa sul finestrino e nel momento in cui il padre raggiunse la strada principale che conduce a Cava de’ Tirreni, venne affiancato da un’autovettura, dalla quale partirono dei colpi di arma da fuoco, che colpirono la bambina alla testa, uccidendola sul colpo, e il magistrato, ferendolo in modo non grave.

«Dopo la morte di mia sorella sono venuta al mondo io, in una famiglia completamente distrutta -ha affermato la sorella della piccola ormai trentenne in un’interviste di due anni fa-. Quando mio padre si è risvegliato dal coma chiedeva con insistenza di sua figlia, ma i medici non ebbero il coraggio di rispondergli. Sono cresciuta nella sua cameretta, tra i suoi giocattoli e i suoi diari ed è in quel suo mondo che ho imparato a conoscerla. Mi chiedo sempre come sarebbe stato poter abbracciarla ed accarezzare i capelli di mia sorella. E mi chiedo come abbia potuto una famiglia intera reggere questa tragica perdita.» Da molti considerata come una dei primi bambini vittime della camorra degli anni ’80, un anno dopo la tragedia alla piccola venne intitolato lo stadio di Corso Mazzini, dove sabato sera le due squadre si affronteranno in un derby acceso e tanto sentito.

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martedì 6 novembre 2018 - 10:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024