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Cronaca

Torre Annunziata - Assolto il figlio del boss Gallo: era accusato del tentato omicidio dello zio

È quanto hanno deciso i giudici del Tribunale di Torre Annunziata che hanno accolto le istanze della difesa.

di Raimondo De Luca

Raffaele Gallo e Vincenzo Falanga non tentarono di uccidere lo zio. È quanto hanno deciso i giudici del Tribunale di Torre Annunziata che hanno accolto le istanze della difesa. Secondo l'accusa, che aveva chiesto una condanna a 13 anni di reclusione, Raffaele Gallo voleva vendicare l'onore del boss, detenuto in regime di 41 bis e tradito dalla moglie con un affiliato al clan rivale. Questo, il movente che aveva spinto il 18enne a organizzare un agguato in segno di rispetto nei confronti del padre, Francesco Gallo, 42 anni, meglio noto come 'Francuccio 'o pisiello', condannato anche per un'estorsione ai danni della produzione Cattleya durante le riprese della serie di Gomorra.

In aula, stato ricostruito quell'agguato commesso il 27 gennaio del 2017 in via Cuparella a Torre Annunziata, ma per i giudici oplontini non c'è stato alcun tentato omicidio.

Dunque, assoluzione e scarcerazione immediata per Francesco Gallo (assistito dagli avvocati Ciro Ottobre e Raffaella Farricelli) e Vincenzo Falanga (difeso dai legali Roberto Cuomo e Giuseppe De Luca). Nell'agguato furono esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un'auto, una Mercedes, con a bordo due persone: lo zio materno di Francesco Gallo, 31 anni, e un ragazzo di 20 anni, Vincenzo Nappi, con un precedente alle spalle, ferito gravemente al torace. Da lì le indagini e il rinvio a giudizio. Oggi l'assoluzione e in serata la scarcerazione.


martedì 23 ottobre 2018 - 23:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 28/03/2024