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Pompei - Il fondo accessorio per i vigili è ancora vuoto. I sindacati: «Via il segretario generale dalla delegazione trattante»

I rappresentanti di categoria hanno annunciato misure drastiche dopo che nell'ultima riunione tra le parti il sindaco Pietro Amitrano non è stato in grado di garantire la ricostituzione del fondo accessorio per le indennità.

di Raimondo De Luca

Sindacati dei vigili e amministrazione comunale ormai ai ferri corti a Pompei. Al termine dell'assemblea dei dipendenti tenutasi in tarda mattinata a palazzo De Fusco, i rappresentanti di categoria hanno annunciato misure drastiche dopo che nell'ultima riunione tra le parti il sindaco Pietro Amitrano non è stato in grado di garantire la ricostituzione del fondo accessorio per le indennità.

A seguito delle relazioni fornite dai responsabili di Cgil e Uil, Fabrizio Acanfora e Mario Russo, i lavoratori hanno accordato più iniziative per far fronte all'emergenza gestionale che li vede protagonisti. Tra i vari provvedimenti richiesti spicca quello che vorrebbe "revocare e modificare tutti gli atti unilaterali e non concordati, con la ridefinizione entro la settimana prossima di un nuovo fondo". Spazio anche per un mandato ai propri uffici legali per presentare denuncia alla magistratura competente che difenda i diritti degli impiegati, oltre alla realizzazione di servizi per creare nuove prospettive di assunzione in tempi rapidi.

Nella sostanza, l'incontro tenutosi lunedì che ha visto protagonisti sindacalisti, segretario generale dell'Ente e primo cittadino, ha spezzato sul nascere ogni ipotesi di dialogo o trattativa: "Alla luce di quanto accaduto lunedì scorso e durante il tavolo in prefettura - ha spiegato a StabiaChannel.it il portavoce della Uil Mario Russo -, chiediamo alle istituzioni una verifica del modo di condurre la delegazione trattante.

Da parte del segretario generale, nonché presidente della delegazione, emerge continuamente un atteggiamento antisindacale, assumendo continuamente posizione intolleranti, di rottura e provocatorie nei nostri confronti. Per quanto ci riguarda - conclude Russo -, per ripristinare l'agibilità dei lavora occorrerebbe sostituire il presidente con un altro dirigente".

Lo stallo delle trattative, nel frattempo, non ha portato nemmeno ad un miglioramento delle condizioni di lavoro degli agenti municipale. Tuttavia in questo senso potrebbero esserci delle svolte a breve rispetto ad una turnazione definita dai sindacalisti "aberrante", con turnazioni mensili tra gli operatori che svolgono servizio mattutino (7.30-14) e quelli in strada alla sera (14.30-23): già dalla settimana prossima l'organizzazione dei gruppi di lavoro potrebbe essere del tutto stravolta a favore di un protocollo meno rigido nella continuità dei turni. Ultimo motivo del contendere, l'estensione dell'orario di lavoro fino alle 23. Anche fonti interni agli uffici tecnici pompeiani hanno definito "fuori dalla legalità" il servizio prestato dai dipendenti comunali dopo le 22. Un'ora sola, ma che basta a rendere l'idea dell'approssimazione che regna ormai sovrana nelle stanze di palazzo De Fusco.


giovedì 11 ottobre 2018 - 18:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 02/05/2024