Lo sportello antiviolenza riapre i battenti in città. Un'ottima notizia per gli stabiesi, la cui ufficialità arriva direttamente dagli uffici dirigenziali del cosiddetto 'Ambito 27', con una determina 'nel segno della continuità'. Ad occuparsi del sostegno pratico e psicologico verso le fasce più deboli della cittadinanza sarà infatti nuovamente la Anchise, poco meno di un anno e mezzo dopo dall'ultima volta. Era l'aprile del 2017 quando la proroga per l'affidamento annuale del servizio si esaurì senza la possibilità di essere rinnovata. In quei dodici mesi, tuttavia, il centro di via Roma era diventato un riferimento per l'intera comunità: in tutto sono stati 25 i casi seguiti con continuità, molti dei quali riguardavano donne vittime di maltrattamenti domestici. Tra queste anche la 15enne di Pimonte violentata da un branco di coetanei nell'estate del 2016.

Da allora, il buio. La miopia gestionale di palazzo Farnese, unita alle lungaggini della burocrazia e all'instabilità politica della precedente gestione, aveva bloccato quella che era risultata essere una macchina efficiente.

Lo scorso febbraio la svolta, con il via al bando che ha visto in queste ore l'Anchise sbaragliare la concorrenza di altre due società dopo l'apertura delle buste. Il punteggio complessivo di 88,34 tra offerta tecnica ed economica ha messo la cooperativa in cima alla lista delle contendenti per una spesa complessiva che supererà di poco i 37mila euro. L'associazione è a lavoro in città già dal marzo del 2018. La determina è di fatto operativa da oggi, ma nel concreto occorrerà attendere ancora qualche settimana affinché lo sportello risulti operativo. Anche in questo caso l'accordo sancito tra le parti avrà durata di un anno, ma la speranza è che questo 'braccio teso' verso chi soffre possa perdurare negli anni grazie - questa volta - ad una opportuna programmazione.