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Juve Stabia - Braglia e il Cosenza, è l'ex condottiero delle vespe che comanda

L’ex storico condottiero delle vespe, proprio come con la sua vecchia amata Juve Stabia, continuerà la sua avventura con i lupi, dopo il successo dell’Adriatico che ha consentito alla squadra di aggiudicarsi la storica promozione in serie B dopo 15 anni.

di Davide Soccavo

Sarà il Cosenza di ieri, di oggi e di domani. Sarà ancora una volta il Cosenza targato Piero Braglia. L’ex storico condottiero delle vespe, proprio come con la sua vecchia amata Juve Stabia, continuerà la sua avventura con i lupi, dopo il successo dell’Adriatico che ha consentito alla squadra di aggiudicarsi la storica promozione in serie B dopo 15 anni. Oggi l'allenatore si gode insieme alla sua compagine la vittoria sul Trapani, eliminato in Coppa Italia ai tempi supplementari grazie ai gol di Di Piazza e del giovanissimo Azzinnari. Ma i lupi non oseranno montarsi la testa: al turno successivo li attenderà il Torino di Mazzari, formazione di serie A reduce dalla vittoria in amichevole contro lo Chapecoense e impegnata per la prossima contro il Liverpool. Da sempre un tecnico apparentemente severo, che allo stesso modo sa il fatto suo. Sette anni fa il tecnico toscano avrebbe fatto richiesta alla dirigenza gialloblù di non apportare ulteriori modifiche alla squadra, nonostante il salto di categoria. Richiesta esaudita e la formazione campana stabilì al termine della prima annata un posizionamento record in cadetteria, occupando la nova posizione in classifica e sfiorando addirittura l’accesso ai play-off validi per la promozione in massima serie.

Quasi tutta la rosa che vinse il campionato di Lega Pro 2010/11 venne riconfermata: Mezavilla, Raimondi, Cazzola, Maury e Molinari furono solo alcuni dei nomi che, dopo aver fatto la storia, proseguirono il cammino al fianco dell’ex condottiero delle vespe. A differenza degli anni passati, attualmente Braglia sostiene che manchino ancora gente di spessore alla squadra rossoblù per assicurarsi l’obiettivo salvezza. «Non sappiamo ancora come muoverci, ma questo è del tutto normale - -ha spiegato l’allenatore al termine del test vinto per 5 a 0 ai microfoni di Cosenzachannel.it-. Dobbiamo essere alla pari degli altri, ma occorre svegliarsi, essere un gruppo e pedalare. Se si corre, si diventa una squadra. Per quanto riguarda il mercato, tutti noi sappiamo cosa serve: mancano gente di spessore, gente che possa garantire il proprio contributo e che si dimostri all’altezza della categoria.»


martedì 7 agosto 2018 - 08:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 29/03/2024