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Castellammare - Mara Carfagna non ha dubbi: «Il PD ha fallito, qui governerà il centrodestra»

«Il PD ha scaricato sulla pelle dei cittadini stabiesi le sue crisi, le sue contraddizioni, il suo desiderio di gestire il potere con il potere, senza curarsi dei bisogni di questa terra. Qui dimostreremo che esiste un altro modo di governare e che la politica va intesa come servizio ai cittadini».

di Mauro De Riso

«Dopo aver vinto le elezioni politiche, daremo anche un'amministrazione stabile di centrodestra a Castellammare di Stabia». Non ha dubbi Mara Carfagna, ex ministro delle pari opportunità durante l'ultimo governo Berlusconi, in merito al cambio di rotta che potrebbe verificarsi alla guida della Città delle Acque dopo due amministrazioni recanti il marchio del PD, il percorso si è interrotto bruscamente anzitempo. «Il PD ha scaricato sulla pelle dei cittadini stabiesi le sue crisi, le sue contraddizioni, il suo desiderio di gestire il potere con il potere, senza curarsi dei bisogni di questa terra. - ha spiegato la Carfagna durante la convention di Forza Italia al Supercinema - Qui dimostreremo che esiste un altro modo di governare e che la politica va intesa come servizio al territorio, alla comunità e ai cittadini».

Una sala gremita da oltre 700 persone ha accolto ieri sera Mara Carfagna e i candidati del centrodestra alle elezioni politiche. «È bello vedere che qui Forza Italia c'è e vincerà. - ha esordito l'ex ministro delle pari opportunità - Questa comunità ha bisogno di cura e amore, ha bisogno di politici che tornino a governare il paese con rettitudine e competenza. Poco fa in un autogrill un uomo mi ha chiesto di liberare l'Italia dagli incapaci e dal suo sguardo pieno di speranza ho capito ancora una volta che il clima è cambiato. Il tempo è galantuomo e dimostrerà le bugie della sinistra. Renzi è il premier che doveva abolire le province, ma alla fine ha solo cambiato la nomenclatura e tra l'altro le ha lasciate senza soldi. Ha introdotto il jobs act che ha prodotto lavoro precario in abbondanza. Ha fatto il duro con l'Europa davanti alle telecamere e poi ha accettato tutte le imposizioni. Ha dato bonus a pioggia indipendentemente dal reddito, a partire dal bonus cultura cche i ragazzi usano per andare al cinema o comprarsi un tablet. E poi svilisce la nostra cultura coprendo le statue capitoline per non “offendere” il presidente iraniano. Noi abbiamo abbassato le tasse, alzato le pensioni minime (e lo faremo ancora fino a mille euro), eliminato la tassa di successione, promosso la legge sullo stalking.

Renzi ha ottenuto flessibilità svendendo il nostro paese».

La Carfagna ha puntato poi il dito contro il governatore De Luca, il cui figlio Roberto è coinvolto in una spinosa vicenda portata a galla dai giornalisti di fanpage. «De Luca dovrebbe vergognarsi, - ha tuonato la Carfagna - non tanto per l'inchiesta, quanto per il chiaro conflitto di interessi tra padre e figlio. Ci deve spiegare con quale titolo il figlio si occupa dei rifiuti che sono una competenza della Regione. Le ecoballe che dichiara di aver eliminato sono ancora lì, mentre noi con Caldoro senza clamore ne abbiamo smaltite 800mila. Per non parlare della sanità, settore in cui ha chiesto più poteri e alla fine ha soltanto aumentato gli stipendi dei manager. Dobbiamo quindi tornare a governare un paese che ha bisogno di una profonda rivoluzione e solo il centrodestra rappresenta una garanzia di governabilità e affidabilità».

«'O pata pata e ll'acqua è arrivato». Così esordisce Enzo Rivellini, candidato del centrodestra nel collegio uninominale al Senato. A sostenere la sua candidatura, in platea, anche il consigliere municipale di Napoli (Vomero/Arenella) Pietro Lauro. «Queste terre versano in condizioni pietose, i politici si servono del popolo e non servono il popolo. - prosegue l'ex europarlamentare - Non c'è più un rapporto diretto tra cittadini e istituzioni. Non esiste un governo giusto in Italia: non è un paese giusto quello in cui i migranti percepiscono tanti soldi e un carabiniere vive con uno stipendio misero. Non è pensabile che un gioielliere rapinato a Castellammare debba tremare perché i ladri si sono pentiti e rischiano di uscire subito dal carcere o che 13 persone debbano vivere in un tugurio di due stanze in via Gesù. Dobbiamo esprimere concetti chiari, diretti e precisi. No ius soli, essere italiani non si regala. Non è possibile che arrivano 100mila migranti e vanno via 100mila nostri figli. Va via la forza e il sangue di questo paese. Dovremo cominciare a pensare seriamente a questi territori che sono il cuore pulsante del Mezzogiorno».

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mercoledì 21 febbraio 2018 - 11:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024