Gestivano la piazza di spaccio al Centro Antico senza preoccupazioni. Si occupavano particolarmente della vendita di cocaina e, con l’aiuto di un complice, regolavano l’accesso alla propria abitazione. I consumatori abituali conoscevano alla perfezione il meccanismo: arrivavano nei pressi dell’androne del palazzo, chiedevano il permesso a Giuseppe Del Gaudio per entrare e poi informavano i fratelli Rapicano della dose di cocaina necessaria. In casa, l’organizzazione era tutto: c’era Pasquale che si occupava della confezione mentre Catello del pagamento. Una volta arrivati i soldi, la cocaina veniva consegnata al proprio acquirente tramite un paniere, per evitare di destare sospetti. Inoltre, Del Gaudio aveva un ruolo importante: non affollare la casa dei Rapicano e regolare l’accesso all’abitazione. La folla e il caos non erano consentiti. E’ questo il sistema ingegnoso che avevano inventato i tre pusher pregiudicati del Centro Antico, arrestati dai carabinieri di Castellammare ieri pomeriggio. Ennesima operazione nel cuore della città di Castellammare dove si registrano particolarmente le operazioni di spaccio.
Confermate, quindi, le ipotesi della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) che parlavano di due grandi mercati della droga a Castellammare: il primo nei quartieri del Centro Antico, il secondo al Savorito. A gestire i traffici illeciti sarebbero sempre i D’Alessandro di Scanzano anche se, come testimoniano le ultime operazioni di polizia, hanno perso il ruolo di leader assoluto soprattutto nei rioni di Santa Caterina e Capo Rivo. Le sparatorie del 2017, e le successive ricostruzioni, confermano tutto ciò. Secondo le fonti investigative, sarebbero ancora tante le famiglie che si dedicano particolarmente allo spaccio di stupefacenti per conto dei D’Alessandro o di nuove piccole cosche nate nell’ultimo periodo. I carabinieri, però, nei mesi scorsi hanno portato avanti un’offensiva importante contro i signori della droga infliggendo duri colpi alla camorra stabiese. Ma la lotta è tutt’altro che terminata: la criminalità di Castellammare è sempre a lavoro per ingaggiare nuovi pusher e scovare nuovi metodi di vendita.