Il Movimento 5 Stelle è alle prese con il nodo Vitiello e con una tribolata ricerca del prossimo candidato sindaco, che uscirà fuori dal meet up di domenica 25 febbraio, già preceduto da polemiche a raffica per la scelta del metodo da adottare. Il PD è costretto a ricostruire dalle fondamenta un percorso di rilancio dopo due amministrazioni concluse in netto anticipo sulla tabella di marcia e una spaccatura interna sempre più difficile da risanare. I rapporti tra gli ex consiglieri dem e la segreteria cittadina del Partito Democratico sono ancora molto tesi e la marcia di avvicinamento verso le elezioni amministrative appare tutt'altro che semplice. Il PD rischia di ricevere pochissimi consensi alle politiche del 4 marzo, pur essendo sceso in campo con forza con Manniello e Somma, e l'esito delle urne sarà determinante anche per comprendere le dinamiche future.
In tanti farebbero volentieri a meno di ricandidare diversi esponenti della vecchia guardia, mentre tra la segreteria cittadina e i casilliani non corre buon sangue. Pannullo, intanto, sta provando a recuperare consensi, ma la sua volontà di ricandidarsi non sembra trovare riscontro ai piani alti del PD e neppure nel contesto territoriale. Ad avvantaggiarsi, in questo clima, potrebbe essere il centrodestra, che si avvia verso un'importante affermazione in ambito nazionale e potrebbe eleggere diversi parlamentari nel collegio stabiese, sia alla Camera sia al Senato, tra cui anche Nello Di Nardo e Antonio Pentangelo. E non è da escludere che proprio il centrodestra possa costituire il polo più forte in vista delle amministrative, che dovrebbero svolgersi il 27 maggio per restituire un sindaco alla città di Castellammare di Stabia.