“Da una vita, tante vite”. È stato questo lo slogan del flash mob organizzato dai Volontari del Servizio Civile Nazionale del Comune di Santa Maria la Carità per sensibilizzare l'intera opinione pubblica sull'importanza della donazione degli organi e tessuti.
L'idea, come suggeriscono gli stessi ragazzi, è nata con il debutto della carta di identità elettronica che, da inizio anno, ha soppiantato definitivamente il documento cartaceo anche nel comune sammaritano, apportando alcune novità. La più importante riguarda la facoltà di indicare, mediante la compilazione di un'apposita dichiarazione, il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti in caso di morte.
Scelta significativa questa che identifica la donazione come tratto identitario, al fine di poter allargare il bacino dei futuri donatori un po' in tutti le città italiane. E così per far conoscere questa cosa nuova anche a tutti i cittadini sammaritani e non, ieri mattina l'incantevole scenario del Piazzale S.S. Giovanni Paolo II si è trasformato nel palcoscenico di un'esibizione collettiva che ha reso tutti coreografi, ballerini, amici e partecipanti.
Il tutto è partito con una performance di una volontaria che, truccata ad hoc, si è finta vittima di un'incidente e, valorizzando attraverso la recitazione l'importanza della donazione, ha fatto da preludio all'ingresso in piazza di decine di ragazzi provenienti dalle varie scuole di danza presenti sul territorio, i quali si sono radunati per ballare sulle note del tormentone di Bon Jovi “It's my life”.
Un lampo di folla, dunque, ha illuminato per pochi minuti Santa Maria la Carità dando vita ad un evento spiritoso e divertente senza precedenti nella storia della cittadina.
A fare da cornice al tutto, l'animazione dei volontari della Pro Loco e la gioia dei bambini che hanno colorato lo spazio antistante il Comune con le loro più svariate maschere di Carnevale.
Papabile la gratificazione del Sindaco, Giosuè D'Amora, intervenuto alla fine della manifestazione: «Veramente una bella domenica mattina nel nostro paese– ha dichiarato- Dall'inizio del 2018 ai cittadini sammaritani che richiedono la nuova carta d'identità elettronica viene richiesto il consenso alla donazione degli organi e l'amministrazione insieme al servizio civile ha pensato di mettere su questo flash mob per favorirne l'informazione – ha continuato il Primo Cittadino – ed è stato davvero un successo grazie ai sammaritani che, come sempre, hanno risposto positivamente anche a quest'appuntamento di sensibilizzazione. Ora stiamo già lavorando ad un convegno per il mese di marzo dove toccheremo ancora più da vicino i tanti casi di trapiantati presenti anche nel nostro territorio. Donare è vita...e la volontà è quella di far partire dal nostro paese questo messaggio da diffondere anche nei paesi limitrofi».
Felicità che traspare anche dalle parole scritte sui social dai volontari che, oltre a sottolineare la loro contentezza per il successo dell'evento, fanno sapere che in cantiere ci sono anche altri progetti: «Non é finita qui – si legge - La nostra mente è in fermento. Ci vediamo alla prossima!».
E se le premesse sono queste, a Santa Maria la Carità ne vedremo delle belle.