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Castellammare - Il PD dice no alla camorra. Corrado: «Ognuno deve fare la sua parte, nessuno si può sottrarre»

«Molti quartieri di Castellammare sono come Scampia e Secondigliano e, di solito, le vedette messe all'ingresso di alcuni rioni hanno meno di 15 anni. Negarlo equivale a commettere un errore imperdonabile».

No alla camorra. Semplice ma eloquente lo striscione esposto al balcone della sede del PD, un segnale della volontà del partito di adoperarsi nel contrasto alla criminalità organizzata, che negli ultimi tempi starebbe trovando terreno fertile tra le nuove generazioni. Nicola Corrado, segretario cittadino del PD, ha annunciato in tal senso la volontà di avviare un progetto di sensibilizzazione della popolazione, promuovendo una Banca del Tempo, denominata “I Care” per coinvolgere gli iscritti al partito, studenti, insegnanti, attori, musicisti e grafici a dedicare una parte del proprio tempo alla costruzione di “trincee di legalità e cultura”. «Partendo dal centro antico, all'interno di un bene confiscato alla camorra, aiuteremo i bambini a fare i compiti, organizzeremo laboratori di musica e teatro, di disegno e di grafica. - spiega Corrado - Costruiamo ponti di solidarietà e affetto nei luoghi del degrado e della solitudine. Molti quartieri di Castellammare sono come Scampia e Secondigliano e, di solito, le vedette messe all'ingresso di alcuni rioni hanno meno di 15 anni.

Negarlo equivale a commettere un errore imperdonabile. Lo sforzo enorme delle forze dell'ordine per reprimere il fenomeno da solo non basta». Corrado avanza anche una serie di proposte all'amministrazione comunale. «Occorre costruire un piano di sostegno alle attività sportive - prosegue il segretario cittadino del PD - che oggi fortunatamente tante parrocchie portano avanti in contesti difficilissimi, e strutturare poi un bando per assegnare delle sedi alle tante associazioni culturali presenti in città, portando cultura e aggregazione nei quartieri. Organizziamo, inoltre, delle scuole di impresa per stimolare la creatività e l'orginalità dei ragazzi, puntando sul connubio tra sport, cultura e lavoro, sul modello dell'opera messa in campo da Don Loffredo nel rione Sanità a Napoli. Il Comune, infine, dovrebbe costruire nei prossimi anni un nucleo di assistenti sociali che diano sostegno a tante famiglie disastrate. Ognuno deve fare la sua parte e nessuno si può sottrarre».


mercoledì 24 gennaio 2018 - 16:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024