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Verso Atalanta-Napoli | In esclusiva le parole di Fabio Gennari, giornalista di BergamoPost «Atalanta pioniera: unica squadra in Italia con uno stadio passato dal Comune ad una società di calcio»

«Mi aspetto Sarri ancora una volta in grande difficoltà contro Gasperini»

di Giovanni Minieri

Dopo la sosta c’è subito un big-match di grande spessore ad aprire il 21° turno di Serie A. Il Napoli sarà nuovamente di scena contro l’Atalanta in un mezzogiorno di fuoco dal tasso tecnico altissimo. Maurizio Sarri cerca la rivincita dopo essere stato estromesso dalle semifinali di Coppa Italia proprio ad opera della compagine orobica che si è imposta lo scorso 2 gennaio al San Paolo grazie alle reti di Castagne e Gomez. Vincere per mantenere la vetta e mettere pressione alla Juventus di scena lunedì sera contro il Genoa: questo l’obiettivo degli azzurri alle prese con una prova di maturità contro un’autentica bestia nera che si è aggiudicata ben 3 degli ultimi 4 scontri diretti. Per analizzare i temi della gara è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Fabio Gennari, giornalista di punta del portale BergamoPost.  

I numeri rivelano la grandezza del progetto Atalanta. Il lavoro di Sartori ha permesso a Gasperini di lanciare giovani prospetti molto interessanti, mantenendo un livello tecnico-tattico importante. Dopo 20 giornate gli orobici hanno 5 punti in meno rispetto alla scorsa stagione, pur trovandosi a gestire per la prima volta tanti impegni in pochi giorni. La squadra è in lotta per tutti gli obiettivi stagionali: -2 dalla zona Europa League in campionato, semifinali di Coppa Italia contro la Juventus ed un affascinante duello europeo contro il Borussia Dortmund dopo aver battuto il Lione ed eliminato l’Everton nella fase a gironi. Ti aspettavi un rendimento simile a questo punto della stagione?

“Direi proprio di no, anche perché considerando le 6 partite di Europa League, l’Atalanta viaggia a una media punti superiore rispetto alla scorsa stagione. Questo vuol dire che la squadra di Gasperini si è confermata, e non era per nulla scontato. All’interno del gruppo si è raggiunto ormai un livello tale da non aver per nulla rimpianto calciatori come Kessie, Conti e Gagliardini. Così come quando ci si taglia e la ferita man mano si rimargina fino a tornare alla normalità, allo stesso modo gli orobici hanno ormai raggiunto la piena consapevolezza di una normalità ad altissimi livelli. Tali gesta diventano uniche, a tratti storiche e l’Atalanta vive immersa in un cambiamento che stiamo vivendo tutti con grande entusiasmo”.    

Alle spalle dei titolari, c’è il nuovo che avanza a ritmi frenetici. In difesa ci sono il 99 Bastoni già dell’Inter ed il ’96 Mancini che iniziano a far parlare di sé. Gosens e Castagne sulle corsie, Haas in mediana e Cornelius in attacco. Si può parlare di linea verde al potere con un progetto vincente che potrebbe essere da esempio per tante società del nostro paese?

“Va detto che tra i talenti che stanno emergendo partita dopo partita, ce ne sono pochissimi provenienti dal settore giovanile e tanti invece acquistati sul mercato grazie ad un lavoro di scouting portato avanti con sagacia dal team di Sartori. Questa analisi è legata al fatto che non tutte le annate sono uguali: l’Atalanta ha un buco all’interno del settore giovanile per quanto riguarda le annate 1996 e 1997, mentre i 1999 sono Campioni d’Italia. La prossima nidiata sembra essere molto promettente per i giovani nati e cresciuti in maglia nerazzurra. Il segreto è una capillare attività di scouting che procede senza sosta, portando a visionare e valutare un calciatore più volte e soprattutto da persone diverse. Questo vuol dire che quando un calciatore arriva a Zingonia, è stato già valutato lo spessore umano, fisico e tecnico. Va messo  poi in conto un periodo di adattamento fisiologico come nel caso di Cornelius, Mancini o Freuler, ma con il tempo si raccolgono i frutti ed i valori sono ormai sotto gli occhi di tutti. Senza contare che quando hai sotto la coperta 110 milioni incassati sul mercato, puoi anche permetterti di sbagliare qualcosa in più rispetto al passato”.  

Pochi mesi fa l’accordo con il Comune per l’acquisto dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia. Un restyling importante per confermare il club come eccellenza in un paese che fatica a tenere il passo aumentando il divario con i top-club europei in ambito di impianti e infrastrutture.

“Si tratta di un discorso che l’Atalanta ha portato avanti in maniera unica, perché nessun’altra squadra in precedenza aveva mai acquistato un impianto sportivo direttamente dal Comune. Gli orobici sono stati pionieri di un progetto che ha incontrato un’amministrazione disponibile al dialogo, venendo incontro alle necessità del presidente Percassi di acquisire lo stadio in forma definitiva.

Va detto che Sassuolo, Udinese e Juventus non hanno uno stadio di proprietà comprato dal Comune, in quanto gli emiliani lo hanno preso in seguito ad un fallimento, mentre le due compagini bianconere lo hanno avuto in concessione per 99 anni. Ciò non è una cosa da poco, perché vuol dire che se le società vogliano far partire dei lavori per realizzare un bagno o una porta nuova devono chiedere il permesso all’amministrazione e passare attraverso gare pubbliche. L’Atalanta è invece diventata proprietaria esclusiva dello Stadio Azzurri d’Italia nel giorno del 110° compleanno e questo rappresenta un motivo di grande orgoglio per la città”.  

Atalanta-Napoli è sfida tra due squadre in salute. Gli azzurri sono reduci da 6 risultati utili consecutivi in campionato (1 pari 5 vittorie di fila) mentre l’ultimo ko è proprio quello incassato contro l’Atalanta in Coppa Italia nella prima del 2018. 1 sola sconfitta nelle ultime 11 gare ufficiali per la squadra di Gasperini, viziata dal turn-over operato contro il Cagliari per preparare il match di coppa poi vinto al San Paolo. Che partita ti aspetti?

"Mi aspetto Sarri ancora una volta in grande difficoltà contro Gasperini. I due allenatori si conoscono molto bene, ma finora il tecnico toscano non è mai riuscito a trovare la contromossa giusta avendo sempre sofferto l’impostazione tattica del mister orobico. Negli ultimi 2 anni l’Atalanta ha quasi sempre conquistato l’intera posta in palio, ed anche nel match di andata al San Paolo i nerazzurri erano riusciti ancora una volta ad imbrigliare il Napoli, salvatosi grazie alla perla balistica di Zielinski che ha cambiato l’inerzia della gara. Assisteremo al solito pressing a tutto campo dell’Atalanta, sarà una gara equilibrata, poi è ovvio che i colpi dei calciatori dotati di tasso superiore sanno cambiare le carte in tavola da un momento all’altro e se Mertens, Callejon o Insigne sono in giornata di grazia non ce n’è per nessuno. Se invece le polveri partenopee risulteranno bagnate, e l’Atalanta riuscirà a mantenere la propria proverbiale intensità per un lungo periodo di tempo, aumenteranno inevitabilmente le chance di Gasperini di strappare un risultato positivo. Mi aspetto una gara equilibrata, ed è già motivo di orgoglio parlare di match in bilico al cospetto di una corazzata che in questo momento guida la classifica. È quasi certo che Gasperini si affiderà al tridente, segno che c’è rispetto ma nessuna paura di portare avanti la propria identità".

Se per quanto riguarda il Napoli l’unico dubbio riguarda il febbricitante Hamsik, quali sono i ballottaggi ancora da sciogliere per Gasperini?

"Vedo l’unico ballottaggio tra Gosens e Spinazzola. Sulla corsia destra ci sarà Hateboer mentre nel ruolo di centravanti il favorito è Cornelius, anche perchè Gasperini è solito premiare il percorso compiuto da ogni singolo calciatore e l’attaccante danese sta facendo benissimo da molte gare a questa parte. In difesa dovrebbe tornare Masiello, anche se nella linea difensiva sono sempre in 3 per 4 posti e tutti i tasselli possono essere spostati senza incorrere in alcun tipo di calo in termini di rendimento. Nella zona nevralgica del campo mancherà lo squalificato De Roon rimpiazzato da Cristante, mentre in attacco Gasperini confermerà il tridente".

Atmosfera incandescente per un match molto sentito dalla tifoseria orobica. Fa discutere il provvedimento che impedirà ai residenti in Campania di recarsi in trasferta, al contrario di tutti quelli sparsi in ogni angolo dello Stivale che potranno invece gremire il settore ospiti dell’Atleti Azzurri d’Italia.

"Sono sempre dispiaciuto quando vengono imposti dei divieti per le tifoserie ospiti. Mancherà la parte più calda del tifo partenopeo, e questo toglie indubbiamente colore ad uno stadio che sarà prossimo al sold-out con tantissimi biglietti venduti ed una quota abbonati che superà le 14.500 unità. All’Azzurri d’Italia ci sarà una cornice di pubblico importante, e la scelta dell’arbitro considera certamente anche questo aspetto perché quando lo stadio di Bergamo spinge dipenda complicato anche per il direttore di gare gestire i momenti della partita. Mi aspetto entusiasmo e tanto spettacolo per chi sarà alla stadio perché scenderanno in campo due squadre che giocano a calcio, senza puntare ad annullarsi ma a raggiungere l’intera posta in palio attraverso una filosofia di gioco spumeggiante".


sabato 20 gennaio 2018 - 21:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024