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Napoli Calcio

Napoli - Piazzato il colpo Machach. Fisicità, tecnica e visione di gioco. Gran tiro dalla distanza, ed un carattere difficile

Temperamento da tenere a bada: rosso all'esordio in Youth League, ha rescisso con il Tolosa per un diverbio con il tecnico della squadra riserve. Recidivo, era già stato messo fuori rosa dal club occitano nel 2016 per problemi comportamentali.

di Giovanni Minieri

Inizia a muoversi il mercato del Napoli con un importante colpo in prospettiva: dopo aver superato le visite mediche di rito a Villa Stuart, è arrivato il tweet presidenziale per ufficializzare l’acquisto del classe ’96 Zinedine Machach. Un nome che è già una garanzia, scelto dal padre marocchino ma tifosissimo di Zidane che in quell’anno trascinava con il suo estro creativo il Bordeaux alla finale di Coppa Uefa persa contro il Bayern Monaco.
Nato a Marsiglia come il più illustre collega, si è sempre esaltato nel ruolo di mezzala sinistra, pur potendo gravitare anche sul lato opposto o disimpegnarsi all’occorrenza nel ruolo di trequartista per offrire a Maurizio Sarri la possibilità di poter cucire più vestiti addosso al proprio Napoli.
Dotato di spiccata fisicità, ha qualità e visione di gioco oltre ad un potente tiro dalla distanza che può sempre rivelarsi un’arma impropria per venire a capo di partite bloccate. Bruciare le tappe è sempre stato il suo forte, così come combattere con un temperamento particolarmente caldo: a novembre 2013 fa il suo esordio in Youth League in Arsenal-Marsiglia, curiosamente nel girone che vede impegnato anche il Napoli insieme al Borussia Dortmund. La partita del centrocampista, schierato in una mediana a 2 all’interno del 4-2-3-1 di Thomas Fernandez, dura soltanto 53 minuti. Con il punteggio fermo sull’1-1 ed i gunners in 10 per l’espulsione di Hayden per gioco violento, Machach decide di ristabilire la parità numerica con un’entrata in tackle su Olsson punita con il rosso diretto. A 19 l’esordio assoluto in Ligue 1 con la maglia del Tolosa, entrando a gara in corso al posto di Pesic nell’ultimo turno di campionato che vedrà i biancoviola soccombere tra le mura amiche contro il Nizza. La stagione 2015/16 è quella della definitiva consacrazione: 21 presenze in tutte le competizioni, 1 rete all’esordio stagionale con una sassata di collo esterno a incrociare per permettere al Tolosa di riprendere il Montpellier, ed 1 assist per Ben Yedder al termine di una progressione di 30 metri dove si fa strada con sciabola e fioretto per poi piazzare il tocco dolce sul palo lungo dove l’attaccante francese attualmente in forza al Siviglia deve solo spingere in rete a porta sguarnita.


Nella scorsa stagione va in prestito con diritto di riscatto al Marsiglia, ma non riesce ad imporsi: soltanto 10 gare in Ligue 1 (4 dal primo minuto) per un totale di appena 415 minuti disputati. In inverno sparisce completamente dai radar, complice l’esplosione di Maxime Lopez e l’arrivo di Morgan Sanson alla corte di Garcia, con Machach che scende per l’ultima volta in campo l’8 gennaio nel match valido per il trentaduesimi di Coppa di Francia vinto ai supplementari contro il “suo” Tolosa.
A giugno 2017 torna nel capoluogo dell’Occitania ma la sua avventura dura soltanto pochi mesi. A metà settembre, dopo la sconfitta interna contro il Bordeaux, il tecnico Pascal Dupraz decide di mandare i calciatori con poco minutaggio nelle gambe (e tra questi lo stesso Machach entrato al 63’ per Delort) a giocare con la squadra riserve del Tolosa contro l’Ales. Si scatena però un violento diverbio tra il calciatore e l’allenatore Zanko colpevole di avergli preferito Bodiger per la battuta dei calci piazzati. Machach, dopo aver abbandonato la stadio, decide di tornare indietro per chiedere spiegazioni ed è in quel momento che la situazione degenera con il tecnico che sarebbe stato perfino aggredito fisicamente. Da lì la decisione ferma della società di rescindere il contratto con Machach, tra l’altro già messo fuori rosa nel 2016 per problemi comportamentali.
Il centrocampista francese di nascita, di padre marocchino e madre algerina (non ancora convocato in nazionale maggiore, avendo già scelto di giocare per l’Algeria) ha nella squadra di Maurizio Sarri la possibilità di rilanciarsi mettendo in mostra tutto il proprio smisurato talento. Nei prossimi giorni a Castel Volturno per ritrovare la forma migliore, quindi la scelta: restare in maglia azzurra o andare in prestito a fare esperienza ed assimilare giorno dopo giorno le caratteristiche peculiari della Serie A.


venerdì 12 gennaio 2018 - 13:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024