Un marsupio con una pistola carica, dei proiettili, un passamontagna e 50 grammi di marijuana. Questo è il ritrovamento degli agenti della polizia di stato all'interno di un armadetto di un condominio del centro antico. L'operazione fa riferimento alla giornata di ieri ed è stata coordinata dall'ispettore Paolo Esposito in via Surripa, la strada che collega il centro all'imbocco del rione Scanzano, roccaforte del clan D'Alessandro. Gli inquirenti già sono all'opera per cercare di identificare il proprietario del marsupio e chiarire se la pistola carica dovesse essere adoperata per un agguato. Ma la città ormai da mesi è alle prese con l'emergenza sicurezza. Dall'atto intimidatorio ad una pescheria in piazza Matteotti fino alle sparatorie delle baby gang alla sagra dell'Annunziatella e in un bar della movida, la situazione in città è tutt'altro che tranquilla e i clan sembrano essere tornati ad influire sulla vita quotidiana dei cittadini.

L'omicidio ad Agerola di Antonio Fontana, detto 'o Fasano, ha poi aperto un nuovo fronte in merito alla gestione del parcheggio abusivo nel quartiere Acqua della Madonna, mentre il sindaco Antonio Pannullo non nasconde la sua preoccupazione, ammettendo di avvertire il fiato della camorra sul collo e rivelando all'Antimafia di aver ricevuto nella sua stanza a Palazzo Farnese un pregiudicato, Savatore Imparato detto 'o Paglialone, le cui pressioni per ottenere favori sono state denunciate dal primo cittadino alle forze dell'ordine. E in questo clima di tensione lo spettro di ulteriori agguati aleggia nei quartieri più a rischio.