L'ordine degli avvocati di Torre Annunziata in convegno, ieri, all'hotel “Pompei Resort” di Viale Unità d'Italia. Il tema proposto è stato quello dell'uso delle fonti anonime e confidenziali (lettere, telefonate, messaggi) nei procedimenti giudiziari: un argomento spinoso e all'ordine del giorno che è stato approfondito dai presenti. Hanno partecipato alla tavola rotonda il dott. Ernesto Aghina (presidente del foro torrese), il dott.Alessandro Pennasilico (procuratore della repubblica), il dott. Fausto Zuccarelli (procuratore della repubblica), il dott.Filippo Melchiorre (tenente colonnello dei carabinieri oplontini), il dott. Vincenzo Iurillo (giornalista) e l’avv. Elio d’Aquino, consigliere dell’ordine degli avvocati di Torre Annunziata, mentre ha moderato l'avv.

Gennaro Torrese, presidente dell'ordine degli Avvocati oplontini.

«Quella delle lettere anonime – ha spiegato il dott. Ernesto Aghina – è un tema di rilevanza consistente soprattutto nel sud Italia, e questo talvolta si associa ad una cultura dell'omertà che è difficile da sradicare. Serve quindi fare molta attenzione nell'utilizzare queste fonti per dare il via a procedimenti di indagine».

A rafforzare il concetto anche l'avv. D'Aquino, che ha ricordato come «Sia necessario distinguere tra gli anonimi utilizzabili, quelli cioè che riguardano fatti di sicurezza nazionale, e quelli che invece riguardano soggetti singoli. Bisogna evitare insomma di fare un uso indiscriminato dell'anonimo».